La Nuova Sardegna

Ora si contano i danni: bruciati 3mila ettari

Ora si contano i danni: bruciati 3mila ettari

Il direttore del Corpo forestale Diana: «In questi giorni è stato fatto il massimo» Nella fase più critica cinque Canadair erano impegnati a spegnere le fiamme

06 luglio 2014
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SASSARI. Terra e cenere. Intorno solo una infinita distesa grigia. Cone una passeggiata sulla luna. Dopo i roghi che hanno devastato mezza Sardegna si fa la conta dei danni. Da una prima stima il corpo forestale ha calcolato che gli ettari bruciati nei roghi principali sono 3mila. Mille a Marrubiu, oltre 1800 ad Arbus. Gli incendi in queste ore hanno ferito mezza isola. Dal Sulcis all'Oristanese, al Medio Campidano. Decine le aziende devastate dalle fiamme, centinaia gli animali morti nei roghi. La conta dei danni dà una cifra impossibile. Complicato anche pensare di avere un totale. In molti hanno vissuto per due giorni tra terrore e apnea. Oltre 100 persone evacuate nella frazione di Sant'Anna, ma anche l'ospedale Sirai di Carbonia è stato circondato dalle fiamme e svuotato di corsa. Gli incendi hanno lambito diversi centri abitati. Ora si fa la conta. «Partiamo dai due arresti –dice il direttore generale del corpo forestale Gavino Diana –, il simbolo di quella attività che non si vede e portiamo avanti. Una delle due persone fermate è stato in colto in flagranza. Eravamo appostati perché c'erano stati già episodi simili nella zona in questi giorni. Queste sono le azioni che nessuno conosce, ma vengono fatte al di là degli incendi». Diana non entra nella polemica innescata da alcuni parlamentari. Michele Piras, Sel, e Caterina Pes, Pd, hanno chiesto una maggiore dispiegamento di forze in campo. «Certo ci farebbe piacere averle – afferma –, ma dobbiamo essere realistici e utilizzare al meglio quelle che ci sono. C'è un piano nazionale che fa scattare una sorta di solidarietà tra regioni. Per esempio per spegnere gli incendi di questi giorni hanno lavorato insieme 5 Canadair, due arrivavano dalla penisola. Tre li abbiamo in Sardegna. Anche in questo caso non possiamo pretendere molto di più. Per tutta l'italia i Canadair sono 14, e 3 sono fissi nella nostra isola. Con i tagli che ci sono in questi anni credo che sia stato fatto il massimo. La Regione ci mette 11 elicotteri, 600 mezzi, e in tutto ci sono quasi 10mila uomini. Le forze in campo non sono poche, ma ci dobbiamo scontrare con la natura che spesso non ti lascia scampo. Per esempio a Marrubiu l'incendio si è sviluppato di notte quando possono lavorare solo le squadre a terra. Serve un cambio di mentalità. Tutti devono capire che appiccare un incendio è un crimine. E si deve prestare maggiore attenzione anche ai roghi che possono essere causati da una cattiva manutenzione». (l.roj)

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