La Nuova Sardegna

Sel: «Cento giorni entusiasmanti»

Sel: «Cento giorni entusiasmanti»

La pattuglia di Sinistra ecologia e libertà fa il punto sulle proposte presentate

03 luglio 2014
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CAGLIARI. Al governo della Regione da cento giorni, Sel sapeva di correre due rischi. Essere schiacciata dall’egemonia del Pd, nella coalizione e in Giunta, o finire nel cono d’ombra del nuovo indipendentismo: il doppio pericolo è scampato. A sostenerlo sono i quattro consiglieri regionali di Sel Francesco Agus, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto, anche coordinatore regionale del partito. Uno dopo l’altro dicono sicuri e fieri: «Siamo rimasti quelli che eravamo prima del 16 febbraio, il giorno delle elezioni regionali, la componente più a sinistra di una maggioranza dove, è vero, c’è anche tanto centro». Sostengono di esserci riusciti, a non tradire la loro identità, perché prima e durante «questi cento giorni, abbiamo continuato ad avere come obiettivi la lotta alla disoccupazione, l’uscita dalla crisi, dalla precarietà, dalla povertà in cui vivono troppi sardi e ora vogliamo centrarli con il reddito di cittadinanza, l’esenzione del ticket sanitario per gli inoccupati e l’assegnazione dei terreni demaniali ai giovani agricoltori». Con cinque proposte di legge, due mozioni, un ordine del giorno e tre interrogazioni, «abbiamo anche denunciato gli sprechi e la soppressione dell’agenzia Sardegna promozione, decisa dalla Giunta, è una nostra prima vittoria». Le altre – secondo i consiglieri di Sel – arriveranno quando la Giunta risponderà alle nostre domande sullo stato dell’Ente Foreste, ha più di settemila dipendenti, ma vive sempre in uno stato di grande emergenza e lo è purtroppo anche in questa campagna anticendi. Abbiamo sollecitato chiarimenti anche sulla gestione dell’Arst, che spende molti soldi pubblici per cambiare la sede, oltre 3mila euro al giorno, e poi negli stessi giorni blocca un concorso per l’assunzione di 800 autisti». Contro gli sprechi, ribadiscono, e anche «in difesa dell’ambiente con la richiesta di moratoria per fermare le speculazioni degli impianti eolici privati nei piccoli Comuni» e contro «il gioco d’azzardo con la proposta di abbassare le tasse all’esercizio commerciale che mette al bando le micidiali slot machine». Tutto fatto sempre con lo stesso spirito, «siamo una forza di sinistra», e che non cambierà, giurano, fino all’ultimo giorno della XV legislatura: «Perché pensare a un futuro per i nostri giovani, è di sinistra, come continueranno a essere di sinistra le nostre battaglie per i diritti». (ua)

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