La Nuova Sardegna

Abbanoa, subito 39 milioni per l’aumento di capitale

di Stefano Ambu
Abbanoa, subito 39 milioni per l’aumento di capitale

Li versa la Regione in base alla sua quota azionaria, il 5 agosto tocca ai Comuni Maninchedda: facciamo il massimo. Tra una settimana la sentenza sul fallimento

01 luglio 2014
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CAGLIARI. La strada era già stata tracciata. E dopo la delibera della giunta regionale della scorsa settimana era anche in discesa. Ieri dall'assemblea dei soci di Abbanoa è arrivato il definitivo via libera che dovrebbe spazzare via problemi e dubbi. Non tutti, perché a breve bisognerà affrontare la battaglia in tribunale sul fallimento. Ma almeno il capitolo conti sembra chiuso. Anche in fretta: la assemblea convocata nella sala riunioni dell'hotel Panorama a Cagliari è filata via liscia. E veloce. Insomma, niente colpi di scena.

A metà mattinata la decisione era già bella e presa. Il risultato è quello anticipato dalla delibera dell'esecutivo Pigliaru. Arrivano i nostri. O meglio gli 83 milioni di euro previsti dalla giunta. In due tranche. La prima, da subito, è di 38,744 milioni: la Regione, socio di maggioranza relativa al 46% verserà la somma in base alla quota azionaria detenuta. «Abbiamo - ha spiegato l'assessore regionale ai lavori pubblici Paolo Maninchedda - concluso una strategia caratterizzata da diversi punti di forza. Ad esempio l'aggiornamento della tariffa che era in arretrato dal 2005. Poi la compensazione dei debiti e dei crediti con i comuni. Abbiamo avviato la transazione tra consorzi industriali e Abbanoa e stiamo procedendo all’acquisizione delle reti. E poi una deverticalizzazione della società: i risultati si vedranno già nei prossimi giorni». Entro il 5 agosto i comuni, in qualità di soci, potranno riscattare la restante parte, circa 75 milioni di euro, per mantenere gli equilibri azionari invariati. Dopo questa data la Regione - come è probabile - verserà il capitale restante arrivando ad oltre il 60% di azioni e diventando, di fatto, il socio con la maggioranza assoluta delle azioni. La capitalizzazione era stata prevista fin dal 2002 per colmare lo squilibrio finanziario originario, eredità delle gestioni precedenti alla nascita di Abbanoa. Il prossimo 10 luglio è in programma una nuova assemblea del gestore idrico per l'approvazione del bilancio consuntivo 2013 che registra un utile di alcune centinaia di migliaia di euro dovute a ricavi da bollettazione e fatturazioni.

Abbanoa, che ha rivisto le tariffe, incrementato incassi e letture nel primo semestre 2014 e ha chiuso in attivo il consuntivo 2013, ha anche un nuovo amministratore, Alessandro Ramazzotti, nominato dall'assemblea dei soci il 18 giugno dopo una selezione pubblica. Il prossimo scoglio si chiama tribunale.

E l'appuntamento è ormai alle porte: l'8 luglio potrebbe essere una giornata molto importante: «Si dovrà pronunciare l'autorità giudiziaria – spiega Maninchedda – noi sosteniamo che ci sia un interesse pubblico a non far fallire Abbanoa. Per il lavoro che dà, per i crediti delle imprese sarde, per i servizi. Contemporaneamente stiamo facendo il massimo per far cambiare le cose: da parte nostra stiamo facendo tanto con grandissimo impegno».

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