La Nuova Sardegna

Morandi non esclude ritocchi alla legge

Morandi non esclude ritocchi alla legge

L’assessore: «Ma dal bando non si torna indietro. Il jazz? Porta gente, siamo secondi solo all’Umbria»

29 giugno 2014
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SASSARI. Anticipazione delle domande, maggiore collaborazione tra assessorati, monitoraggio su come vengono spesi i contributi regionali. L’assessore al Turismo, Francesco Morandi, si dice pronto ad apportare qualche accorgimento alla legge che disciplina i contributi alle manifestazioni di grande interesse turistico, ma senza intaccare la sua ratio. «Dal bando non si torna indietro». E anche su requisiti e criteri l’esponente della giunta Pigliaru sembra piuttosto d’accordo sul dettato della legge. «I network sono delle linee guida che permettono di decidere prima come vengono dati i contributi. Quando uno vi partecipa sa quali sono i requisiti richiesti e quali i criteri di valutazione. Non potrà avere delle sorprese. Questo non esclude che si possa fare un’analisi sui singoli network e apportare eventuali correzioni. Ma se il jazz ha il 35 per cento dei finanziamenti è perché le rassegne ogni anno portano nell’isola centinaia di migliaia di persone. Siamo secondi solo all’Umbria». Tra le altre questioni più controverse c’è quella che riguarda la pubblicità: la legge impone, infatti, che il 50 per cento del contributo debba essere investito nella promozione. Obbligatoriamente. «Su questo aspetto ci stiamo lavorando – ammette Morandi –. Destinare il 50 per cento alla pubblicità non è un dogma, anche perché in molti casi i soldi servono più per l’organizzazione che per farsi conoscere». Soldi che, però, arrivano sempre con forte ritardo. L’assessore ha avuto un incontro con i rappresentanti del coordinamento di festival letterari, Cosass, Isole del cinema, Confcooperative-Federcultura e Imago Mundi per Monumenti aperti. Un faccia a faccia in cui Morandi ha dato rassicurazioni sui pagamenti dei contributi degli anni scorsi, ma ha confermato le difficoltà per la stagione in corso. «I fondi del 2012 e 2013 sono stati sbloccati in questi giorni, mentre quelli del 2014 ancora non ci sono. Ecco, questo è quello che non può più accadere. Non è accettabile che chi organizza gli eventi lo faccia a suo rischio. Per questo motivo mi sono impegnato ad anticipare la scadenza delle domande a ottobre. In questo modo, e spero nel giro di poco tempo, si potrà arrivare a una programmazione triennale. Il mio obiettivo è realizzare un cartellone annuale degli eventi con una migliore distribuzione nel corso dell’anno. Un risultato che si potrà ottenere solo con un lavoro più sinergico tra gli assessorati, in particolare la Cultura». Ma la funzione del Turismo non potrà limitarsi alla sola erogazione dei fondi. «Sarà nostro compito monitorare l’investimento nella fase di realizzazione – conclude –. Non solo le spese ma anche l’effetto. Noi dobbiamo sapere come le risorse della Regione vengono spese». (al.pi.)

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