La Nuova Sardegna

CAGLIARI. La Giunta regionale ha stretto i cordoni della borsa ai quattro commissari delle Province regionali (Medio Campidano, Sulcis, Oglistra e Gallura) soppresse con il referendum del 2012. La direttiva impone nei fatti solo l’ordinaria amministrazione e dà precise indicazioni sul contenimento della spesa. Sono regole a cui i commissari – si legge – «dovranno rigorosamente attenersi». In un comunicato, la Giunta fa poi sapere che «questo è solo un piccolo primo passo ma essenziale verso il ricordino complessivo del sistema degli enti locali». La riforma allo studio dell’assessore Cristiano Erriu prevede non solo la scomparsa delle quattro Province regionali, ma anche di quelle storiche. «Per Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari – prosegue il comunicato – il percorso però è più complesso e potranno essere soppresse solo dopo la modifica del Titolo V della Costituzione da parte del Parlamento, per poi proseguire con l’attribuzione di competenze e funzioni a nuovi organi di secondo livello, cioè non eletti, come l’Area metropolitana di Cagliari e l’Unione dei Comuni».