La Nuova Sardegna

Fondazione Dinamo e artisti sardi uniti per i bambini malati

SASSARI. Presentato il progetto musicale “ECHO”, idea sostenuta dalla Fondazione Dinamo del presidente Carlo Sardara e artisti sardi ed internazionali a favore di Earth Child House (Sa Domo de Sos...

26 giugno 2014
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SASSARI. Presentato il progetto musicale “ECHO”, idea sostenuta dalla Fondazione Dinamo del presidente Carlo Sardara e artisti sardi ed internazionali a favore di Earth Child House (Sa Domo de Sos Pitzinnos de sa Terra). Il progetto musicale nasce per la creazione in Sardegna della prima biosfera in cui i bambini terminali e le loro famiglie possano trascorrere una settimana di felicità e serenità a contatto con la natura. Un impegno convinto da parte di un gruppo di artisti sardi e stranieri che hanno deciso di realizzare un cd ad hoc con brani originali mettendosi a disposizione per altre iniziative che possano aiutare a raccogliere fondi utili alla causa. Gli artisti che hanno aderito al progetto sono: Tazenda, Elena Ledda, Piero Marras, Rossella Fara, Cordas et Cannas, Elva Lutza, Chichimeca, DrBoost feat. Claudia Crabuzza, Nasodoble, Carlo Doneddu, Ester Formosa, Agricantus, Clark Datchler from Johnny Hates Jazz , Marie Hines e Lilian Vieira.

«La Fondazione Dinamo che ha tra i suoi scopi quello di sostenere i giovani e cercare di migliorare la loro qualità della vita non può che sposare questo progetto come ha già fatto in altre occasioni» le parole di Sardara a favore dell’iniziativa che affianca al nome in inglese quello in sardo. «Un progetto che ha il suo cuore e le sue radici in Sardegna - ha ricordato la coordinatrice Marisa Ferrario - La volontà è quella di regalare ai bambini malati terminali e i loro genitori momenti di bellezza e un’avventura a contatto con la natura. Il comune di Villanova ha già offerto un terreno in cui poter sviluppare questo progetto». Intanto procede la fase di raccolta fondi che vede coinvolti molti artisti, come i Tazenda: «Ci sono tre parole che ci hanno colpito subito - ha sottolineato Gino Marielli -: bambini, terra e sofferenza. Per un artista queste tre parole sono sufficienti per provare a creare un lavoro musicale, siamo contenti se con questo progetto riusciremo a dare il nostro piccolo contributo». Presente alla conferenza anche Gigi Camedda: «Con una canzone non si possono risolvere tutti i problemi del mondo ma credo che una canzone possa servire per sollevare le coscienze e avvicinare la gente ai problemi». Per Alessandro Carta dei Nasodoble «la cosa importante è stata rendersi conto che questo progetto è una cosa enorme, il fatto che sia nato in Sardegna deve riempire di allegria e orgoglio tutti i sardi perché è da tutti i sardi».

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