La Nuova Sardegna

Il Trenino verde sbufferà fino a settembre

di Luca Fiori
Il Trenino verde sbufferà fino a settembre

L’Arst annuncia la sospensione del servizio, poi l’assessore Massimo Deiana rassicura: «Si va avanti»

24 giugno 2014
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CAGLIARI. La rivolta dei sindaci fa ripartire il Trenino Verde. Fermo ai box (o meglio in stazione) per tutta la giornata tra mille polemiche, a fine serata la caratteristica littorina che attraversa alcuni degli scorci più suggestivi dell’isola ha ripreso a sbuffare. Lo farà per tutta l’estate, poi si vedrà.

Lo hanno assicurato, a fine giornata, l’assessorato regionale dei Trasporti, d’intesa con quello della Programmazione e Bilancio, che per riaccendere i motori del trenino hanno individuato una copertura di 5 milioni di euro che consentirà all’Arst di garantire il servizio, senza interruzioni, per tutta la stagione turistica, fino al 30 settembre prossimo. Gli assessori Massimo Deiana e Raffaele Paci hanno verificato la disponibilità di risorse necessaria e ribadito che il Trenino Verde «rientra fra le priorità della Giunta, come parte del progetto di turismo ambientale, in particolare nelle zone interne dell’isola». Il lieto fine, di quella che stava per diventare una brutta gatta da pelare per la Giunta, il governatore Francesco Pigliaru lo ha commentato all’ora di cena sulla sua pagina facebook. «Nessuno stop alle corse del trenino verde e nessuna soppressione da parte della Giunta regionale - ha scritto Pigliaru - in tempi di spending review e di vincoli sul patto di stabilità, che per il 2014 non sono stati ancora modificati, ogni scelta è difficile e questa non fa eccezione. Ma siccome il trenino verde è un mezzo straordinario per viaggiare dentro il nostro paesaggio e per portare il turismo verso l’interno - ha concluso il governatore - le risorse le troviamo e le corse proseguiranno». E che l’interruzione sarebbe stata breve, prima della notizia del reperimento dei fondi, lo aveva anticipato Giovanni Caria, amministratore delegato dell’Arst. «Non ci sono le risorse - aveva detto a metà sera - ma la Regione troverà le risorse e una soluzione». Detto, fatto. Ma fino al via libera della Giunta si era scatenata una vera e propria rivolta da parte dei sindaci e dei politici. «Con l'interruzione del servizio fornito dal Trenino Verde, la Giunta Pigliaru condanna a morte un intero territorio. Ma non possiamo accettare che questo avvenga e siamo pronti a guidare la mobilitazione» era stata la dichiarazione di guerra della deputata del Pd, Romina Mura, appresa la notizia. Nel pomeriggio, nel corso di un’assemblea popolare molto affollata, la comunità di Mandas aveva deciso compatta, insieme ai cittadini e agli operatori turistici e commerciali di attivare una mobilitazione permanente in difesa del servizio sospeso. A fine serata, a motori praticamente riaccesi, è arrivata la stoccata dell’ex governatore. «Non vorremmo - ha detto Cappellacci - che, come già avvenuto in altri casi, l'esecutivo parlasse in linea di principio di fiore all'occhiello e poi sbadatamente collocasse tra i rami secchi da tagliare anche il Trenino Verde. Aspettiamo pertanto di verificare - conclude l'esponente di Forza Italia - se alla teoria accademica farà seguito anche la pratica politica. Per il momento sembra di trovarsi dinanzi a dilettanti allo sbaraglio che ancora non hanno preso contatto con la realtà».

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