La Nuova Sardegna

Porto Rotondo festeggia i suoi primi 50 anni

di Serena Lullia
Porto Rotondo festeggia i suoi primi 50 anni

Luigi Donà Dalle Rose celebra il mezzo secolo di vita della sua creatura con un calendario ricchissimo di eventi tra cui i concerti di vari musicisti, da Stefano Bollani a Giovanni Allevi

22 giugno 2014
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PORTO ROTONDO. Sceglie la spiritualità, una messa sul granito di piazza San Marco, per aprire i festeggiamenti ufficiali dei suoi 50 anni. Il borgo chic celebra mezzo secolo di mito con una liturgia semplice, un altare minimal, la voce sarda di Maria Giovanna Cherchi accompagnata dalla chitarra di Luigi Puddu. L’unico vezzo gli ombrelli color argento degli spettatori per ripararsi dal sole che cuoce le teste. Mezzo secolo di storia, turismo, ricchezza, che viene benedetto dal vescovo di Tempio Sebastiano Sanguinetti. «Credo che questi festeggiamenti non siano una celebrazione vuota – dice durante l’omelia –. Ma in ogni esperienza dell’uomo ci sia la necessità di recuperare l’antico spirito, gli obiettivi che hanno fatto nascere questo progetto. Allora c’era l’idea di godere la bellezza straordinaria di un posto baciato dal Signore. Certo non sarà stata esente dal progetto economico, dall’esigenza di fare business. Ma senza dimenticare che serve sempre un motivo più profondo della ricchezza. L’uomo deve godere del denaro, ma non sostituirlo a Dio. E la chiesa di San Lorenzo, costruita nel cuore di Porto Rotondo, sta a significare che non ci può essere riposo del corpo senza riposo dell’anima».

In prima fila a ricevere la benedizione speciale del vescovo c’è il conte Donà Luigi Dalle Rose, il padre di Porto Rotondo, con la moglie. Alla fine della messa, visibilmente emozionato, il nobile veneziano dà il via ufficiale ai festeggiamenti con un ringraziamento particolare alle persone che con il lavoro rendono sempre splendido il villaggio.

Una celebrazione lunga tre mesi che non vuole essere però una malinconica e nostalgica passeggiata nel passato. Ma un nuovo inizio, una scommessa per rendere immortale il mito di Porto Rotondo. Il Consorzio sceglie l’arte, la storia e la cultura come elementi guida di questo speciale anniversario. Il “Portorotondo festival 2014” è stato pensato proprio per rendere indimenticabile lo storico traguardo del villaggio con un ricco programma di eventi. Il 19 luglio gli auguri a Porto Rotondo si scambiano alla luce della luna. Le piazze del borgo vivranno una serata da protagoniste. Il pianista Matthew Lee con la sua band in piazza San Marco; disco dance e giochi di luce nel piazzale dello Yacht club. Il 22 luglio l’anfiteatro realizzato da Mario Ceroli ospita il concerto do Stefano Bollani; la struttura di granito farà da quinta alla performance di agosto, il 6, a Giovanni Allevi e alla sua orchestra. «Porto Rotondo è viva e guarda al futuro – commentano gli organizzatori dei festeggiamenti –, ai prossimi 50 anni e ancora più avanti, senza perdersi in sterili malinconie. Il legame tra i frequentatori e il borgo è fortunatamente molto solido, così come la consapevolezza che a Porto Rotondo si possa godere di un’alta qualità della vita». La scommessa del Consorzio e del conte che 50 anni fa portò un po’di Venezia tra i graniti di Gallura è creare una Porto Rotondo 2.0, a cui anche i giovani si avvicinino, scoprano il fascino del borgo. E ne restino ipnotizzati, come 50 anni prima i loro genitori.

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