La Nuova Sardegna

Plauso dell’Irs: «Lo Stato deve capire che non siamo una colonia»

L'atteggiamento di fermezza tenuto da Francesco Pigliaru piace agli alleati del centrosinistra. Irs e Upc fanno quadrato attorno al governatore. Il leader degli indipendentisti, Gavino Sale, spiega...

20 giugno 2014
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L'atteggiamento di fermezza tenuto da Francesco Pigliaru piace agli alleati del centrosinistra. Irs e Upc fanno quadrato attorno al governatore. Il leader degli indipendentisti, Gavino Sale, spiega che il prossimo passo è quello di aprire un «tavolo di negoziazione paritario Sardegna-Italia, grazie al quale circoscrivere tempi e modi della dismissione dei poligoni militari. Inoltre, non è più rinviabile la quantificazione esatta dei costi e danni che decenni di servitù hanno provocato nell'Isola. Identico discorso - sottolinea Sale - vale per le bonifiche, le quali vanno portate a compimento senza più indugi». Apprezzamento anche dal segretario dell'Unione Popolare cristiana (Upc). «Siamo pienamente d'accordo col presidente Pigliaru sul no all'accordo - dice Antonio Satta - Siamo stanchi di non essere considerati per come dovremmo dal governo nazionale». Consensi anche dal deputato di Sel Michele Piras e dal coordinatore e consigliere regionale di Sel Luca Pizzuto «È ora che il governo nazionale prenda atto della volontà delle donne e degli uomini della Sardegna che rivendicano la bonifica e la restituzione delle terre e del mare».

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