La Nuova Sardegna

l’amministratore marcello barone

«Affidamenti di Sardegna.it, pieno rispetto delle regole»

Ieri è stato pubblicato l’articolo “Regione: stop alle spese di Sardegna.it” che, nel commentare il provvedimento della giunta regionale, vi aggiunge pesanti considerazioni non presenti nel...

20 giugno 2014
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Ieri è stato pubblicato l’articolo “Regione: stop alle spese di Sardegna.it” che, nel commentare il provvedimento della giunta regionale, vi aggiunge pesanti considerazioni non presenti nel provvedimento stesso in commento, in oggettivo contrasto con esse. Ci si riferisce in particolare alla parte dell’articolo in cui si afferma che «... si è andati avanti affidando all’esterno tutto ciò che si poteva affidare, senza alcun rispetto delle procedure a evidenza pubblica». L’affermazione non corrisponde al contenuto della delibera di G.R. n. 22 del 17 giugno. Questo si evince anche dal richiamo a un generico «tutto ciò che si poteva affidare» che non contempla le notevoli differenze normative tra i vari tipi di affidamenti in esternalizzazione e le relative regole procedimentali, ivi comprese quelle relative agli obblighi di pubblicazione, pubblicità e trasparenza.

Quanto eccepito si può verificare sul sito internet della società (e sul sito istituzionale della Regione e sulla Gazzetta Ufficiale, sui siti di monitoraggio delle gare e appalti della Avcp e del ministero delle Infrastrutture e anche sui quotidiani nazionali e locali) in cui sono presenti tutte le procedure di affidamento soggette a obbligo di pubblicazione preventiva, che risultano pubblicamente bandite e condotte nel pieno rispetto dei canoni della pubblicità e trasparenza.

Nella sezione dedicata alla trasparenza del sito di Sardegna.it si può poi verificare che gli affidamenti non soggetti a pubblicazione preventiva siano stati condotti nel rispetto della normativa inerente la specifica tipologia di affidamento.

Marcello Barone

Amministratore unico Sardegna.it

* * *

Se le procedure di affidamento seguite da Sardegna.it sono regolari oppure no lo dirà la Procura della Repubblica, che indaga Marcello Barone insieme agli altri dirigenti di Sardegna.it Franco Magi e Natale Ditel per il reato di turbativa d'asta, un'ipotesi d'accusa che riguarda esattamente le selezioni ad evidenza pubblica. Ma prima ancora della magistratura si è espressa la giunta regionale, vietando con la delibera 22 del 17 giugno a Sardegna.it l'accesso a consulenze, incarichi e affidamenti all'esterno, sui quali non è stata solo la Nuova Sardegna a porre dubbi. (m.l)

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