La Nuova Sardegna

«L’Asinara non sarà più una riserva chiusa»

«L’Asinara non sarà più una riserva chiusa»

Il ministro: nei prossimi giorni affronteremo le nomine per la governance del parco nazionale

17 giugno 2014
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PORTO TORRES. L'Asinara non sarà più una riserva chiusa, ma una grande occasione di sviluppo, a iniziare dal suo utilizzo in ambito turistico. È la seconda promessa, insieme a quella della convocazione a breve del tavolo delle bonifiche nel polo industriale, che il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha fatto ieri mattina a Porto Torres in occasione dell’inaugurazione del primo impianto di Matrìca di trasformazione di oli vegetali in monomeri e intermedi, che costituiscono i prodotti base per successive produzioni di bio-prodotti più complessi.

«L'isola che ospita il parco nazionale - ha detto il ministro - è un esempio di quel che deve succedere affinchè l'ambiente diventi davvero una risorsa su cui investire per riconvertire tutto il nostro sistema produttivo. Il parco - ha aggiunto il ministro - va visto come grande occasione per lo sviluppo turistico ed economico». Galletti si è impegnato in questa direzione, in particolare, per la soluzione del problema di «governance» del parco. «Mancano solo le nomine Ispra e mi muoverò subito perché queste indicazioni siano fornite al più presto per dare al parco nazionale dell’Asinara una guida definitiva». Il ritardo nelle nomine dei consigli direttivi, di competenza del ministro dell’Ambiente, come denunciato a maggio dal Wwf, dura dal 2008.

Le designazioni dei cinque rappresentanti della comunità, stabilite d'intesa con Regione e Provincia di Sassari, sono state comunicate addirittura nell'aprile del 2012, ma a tutt’oggi il Ministero non ha provveduto all'insediamento del consiglio direttivo dell'ente. La legge quadro regolamenta l'attività del consiglio direttivo e prevede che l'organismo deliberi in merito a tutte le questioni generali ed in particolare sui bilanci che sono approvati dal Ministro dell’Ambiente di concerto con il Ministro del Tesoro, sui regolamenti e sulla proposta di piano per il parco, esprime parere vincolante sul piano pluriennale economico e sociale, elabora lo statuto dell'Ente parco. La promessa di ieri del ministro potrebbe ridare speranza al territorio. «L’isola - ha concluso il ministro - ora deve puntare con convinzione sulla chimica verde, ma non può dimenticare la sua vocazione naturale per il turismo». (l.f.)

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