La Nuova Sardegna

Nel mirino Russo e Gavino Satta della Coopservice

Nel mirino Russo e Gavino Satta della Coopservice

Nel mirino dell’ex primula rossa del Supramonte, secondo la Dda di Cagliari, erano finiti Luigi Russo, un imprenditore oristanese, e Gavino Satta (foto), 52 anni, imprenditore di Uri con un posto nel...

13 giugno 2014
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Nel mirino dell’ex primula rossa del Supramonte, secondo la Dda di Cagliari, erano finiti Luigi Russo, un imprenditore oristanese, e Gavino Satta (foto), 52 anni, imprenditore di Uri con un posto nel consiglio di amministrazione della Coopservice, colosso da 17 mila dipendenti con sede a Reggio Emilia e base operativa alla periferia di Sassari, in via Caniga. Satta, responsabile dell'area Sardegna della Coopservice (società che si occupa prevalentemente di servizi di vigilanza) doveva essere prelevato durante il tragitto tra la sua abitazione di Uri e la sede di Caniga. Mesina aveva in mente un sequestro lampo. Il tempo di introdursi, con Satta, nel caveau della società di vigilanza alle porte di Sassari e farsi consegnare da lui il denaro presente. Durante il blitz del giugno delloscorso anno, quando «Grazianeddu» era finito in manette insieme ad altre 25 persone appartenenti a due organizzazioni criminali, nella sua casa di Orgosolo era stata trovata una foto di Gavino Satta. E insieme a quell’immagine, che inizialmente non aveva detto niente agli investigatori, c’era la piantina del rione di Caniga a Sassari in cui si trova la società di cui Satta è responsabile. Con le vie d’accesso e di fuga per raggiungere e allontanarsi dalla Coopservice. Nonostante l’arresto di Mesina, per un periodo Gavino Satta – avvisato dai carabinieri dello scampato pericolo – è stato «protetto» a distanza. Fino alla fine dello scorso anno i militari hanno controllato i suoi spostamenti e la sua abitazione di Uri. (l.f.)

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