La Nuova Sardegna

OGGI la protesta

Sit in a Roma degli operai dell’Alcoa

di Tamara Peddis

CAGLIARI. Cinquantadue lavoratori Alcoa di Portovesme sono partiti ieri per Roma, con l’obiettivo di mantenere un presidio davanti alle sedi del Governo. Hanno portato con loro tende e sacchi a pelo...

11 giugno 2014
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CAGLIARI. Cinquantadue lavoratori Alcoa di Portovesme sono partiti ieri per Roma, con l’obiettivo di mantenere un presidio davanti alle sedi del Governo. Hanno portato con loro tende e sacchi a pelo perché intendono rimanere nella capitale fino a quando non avranno ottenuto risposte chiare e precise sul futuro dello stabilimento di alluminio che loro vorrebbero riaprire. I cinquanta lavoratori sono partiti in nave dal porto di Cagliari con biglietto di sola andata; prima di imbarcarsi hanno ricevuto molte raccomandazioni da parte degli uomini della Digos sul comportamento da tenere durante la manifestazione nelle strade della capitale. La questura teme disordini, come già in passato si sono verificati proprio con gli operai dell’Alcoa che nel 2009 quando si annunciava la chiusura della fabbrica di alluminio arrivarono agguerriti a Roma e vi furono scontri con la polizia. Questa mattina il sit in inizierà intorno alle 9, di fronte alla sede del ministero dello Sviluppo economico. La protesta romana degli operai, che da oltre un mese hanno allestito un presidio a Portovesme fuori dai cancelli dello stabilimento, ha lo scopo di capire in tempi molto rapidi e certi quale progetto esiste sulla produzione di alluminio in Italia da parte del Governo. O se invece l’intenzione è quella di chiudere la fabbrica isolana, ponendo un serio punto interrogativo sul futuro occupazionale dei 430 lavoratori diretti, più altri 300 degli appalti, in un territorio già fortemente martoriato dalla crisi economica e sociale.

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