La Nuova Sardegna

il rettore dell’università di sassari

Mastino: «Più collaborazione per evitare i doppioni»

SASSARI. Attilio Mastino come sempre non si nasconde dietro un tatticismo diplomatico: «L’investimento a Olbia può essere una straordinaria occasione di modernizzazione della sanità in Sardegna...

11 giugno 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Attilio Mastino come sempre non si nasconde dietro un tatticismo diplomatico: «L’investimento a Olbia può essere una straordinaria occasione di modernizzazione della sanità in Sardegna soltanto a condizione che le attività assistenziali siano progettate d’intesa con il territorio e con i due atenei sardi», dice in premessa dopo essere stato chiamato a pronunciarsi sul maxi-investimento promosso da Vaticano e Qatar.

«Tutto questo è indispensabile – aggiunge il rettore dell’università di Sassari – per evitare inutili doppioni. Così come per legare la formazione degli operatori sanitari, l’alta formazione, la ricerca e l’assistenza».

Il Magnifico non pensa a forme di concorrenza. La sua idea è quella di «una integrazione e di una costante consultazione tra specialisti». «Soprattutto per garantire la funzionalità dei corsi di laurea, dei dottorati e delle scuole di specializzazione, sempre con l’occhio rivolto alla salute dei cittadini», chiarisce.

Per poi aggiungere: «Francamente non credo che i generosi investitori del Qatar siano animati solo da obiettivi legati al profitto economico e alla rendita: penso che l’occasione da loro offerta possa essere una eccezionale opportunità per dare un’accelerata al servizio sanitario regionale, che ormai vivacchia, cercando ogni giorno di superare gli infiniti ostacoli e gli innumerevoli vincoli burocratici».

«È per essempio una vergogna che l’Azienda ospedaliera universitaria, istituita nel luglio 2007, non possa contare ancora oggi su un “atto” che ne definisca la struttura - attacca Mastino – Non intendiamo presentarci al confronto in posizione di debolezza. È per questo che abbiamo chiesto ai diversi assessori regionali che si sono succeduti di approvare finalmente l’atto aziendale, ormai definito nelle sue linee essenziali».

«L’università di Sassari non vuole infatti rinunciare ai suoi 522 posti letto, alle sue 30 strutture assistenziali complesse, ai suoi 4 dipartimenti – afferma il rettore – E tutto questo perché l’alta formazione ha assoluta necessità di interagire con l’assistenza e la pratica medica, ha necessità di nuove strutture e di tecnologie di altissimo livello».

«Credo quindi che l’investimento in programma a Olbia, con la costruzione della nuova strada di collegamento con Sassari, possa essere l‘occasione per ripensare l’assistenza pubblica in chiave moderna, per accreditare adeguatamente tutte le strutture, per spendere rapidamente tutte le risorse disponibili – puntualizza – Come i 95 milioni dei fondi Fas per il nuovo ospedale universitario». «Insomma, dobbiamo tutti cambiare passo, accelerare, accettare la sfida, legare ancora di più le Asl di Nuoro, Oristano, Olbia e Sassari all’università». rileva il rettore.

«Il nostro ateneo firmerà accordi di collaborazione con la nuova struttura ospedaliera, disporrà “comandi” e incarichi per docenti che operano da noi, programmerà la chiamata degli abilitati – sostiene in ultima analisi Attilio Mastino – E chiederà di partecipare ai tavoli tecnici sulla ricerca e sull’assistenza, senza riserve, ma con la voglia forte di far crescere la qualità dell’assistenza in Sardegna e perseguire l’eccellenza: con generosità e impegno». (pgp)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative