La Nuova Sardegna

Bruno nuovo sindaco travolta la Salaris

di Pinuccio Saba
Bruno nuovo sindaco travolta la Salaris

Il candidato del centrosinistra conquista il 56,8 per cento dei consensi La rivale non va oltre il 43 per cento, crolla l’affluenza alle urne: 45,6%

09 giugno 2014
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ALGHERO. L’abbraccio fra Mario Bruno e il sindaco di Sassari Nicola Sanna sembra voler raccontare la stessa storia: un’elezione alla carica di sindaco contrastata (almeno nelle prime fasi) proprio dal partito di appartenenza. Ma alla fine, anche per il nuovo sindaco di Alghero è stato un vero e proprio trionfo. Una festa anche del Partito democratico, andata avanti fino a notte fonda.

Una giornata apparentemente tranquilla quella del “candidato” Mario Bruno. Che ha atteso la chiusura dei seggi e l’inizio dello scrutinio in famiglia. A presidiare la sede elettorale, un pugno di attivisti in attesa dell’arrivo dei sostenitori. Sede semi deserta fino alle 22,45, quando lo spazio di via Verdi ha cominciato ad animarsi. Atmosfera che si è elettrizzata quando è arrivato il risultato (ufficioso) dei primi tre seggi. Ma tutti si autoinvitavano alla calma. L’ottimismo ha preso consistenza intorno alle 23.30, quando lo scrutinio era arrivato a un terzo dei seggi. Da quel momento è stato un crescendo di gioia, ansia, voglia di festa. Che è esplosa poco dopo la mezzanotte quando i dati erano praticamente definitivi. E così Mario Bruno si è confermato più forte di Maria Grazia Salaris. E anche del Pd algherese. L'ex consigliere regionale con il 56,8 per cento ha battuto la candidata del centrodestra, che si è fermata al 43.2. «Ringrazio gli algheresi che stanno riponendo in me la loro fiducia – sono state le prime parole che Mario Bruno ha postato sul suo profilo di Facebook –. Sento la gioia e la responsabilità del compito che mi viene affidato ma ho la certezza che non sarò solo. Sono anche certo delle attese che vengono riposte nel cambiamento di metodi e della proposta politica di cui mi sto facendo interprete. Da domani siamo al lavoro per dare risposte alla città. Lo faremo insieme, per Alghero».

La vittoria di Mario Bruno su Maria Grazia Salaris è stata schiacciante ma non scontata, anche perché è arrivata al termine di una guerra fratricida all'interno del centrosinistra. Alla fine di una campagna elettorale al veleno in cui Bruno, esponente di spicco dei democratici algheresi e non solo, era stato addirittura espulso dal suo partito. Tutto aveva avuto inizio a marzo, quando il centrosinistra aveva deciso di indire le primarie per scegliere il candidato a sindaco. L’unico a presentare le firme, per l’esattezza 641, era stato proprio Mario Bruno, ex vicepresidente del consiglio regionale. Con lui pezzi da novanta del Pd come Cacciotto, Esposito, Tanchis e Tedde. E poi l'ex deputato comunista Elias Vacca, l'ex consigliere regionale di Sel Carlo Sechi e l'ex parlamentare dei Ds Francesco Carboni. Arrivano poi anche il sostegno dell'Upc e infine Bruno riesce a stringere un’alleanza del tutto inaspettata con il segretario provinciale dell'Udc Antonello Usai, che nel frattempo aveva rotto con il centrodestra che gli aveva preferito Maria Grazia Salaris come candidata a sindaco. E se per Antonello Usai è stata «una grande battaglia che abbiamo vinto grazie alle proposte della coalizione» per Elias Vacca è stata «una battaglia complicata, vinta contro un centro destra compatto e organizzato». Per Gavino Manca «ha vinto la voglia di cambiamento della città», per Carlo Sechi «Mario Bruno, con la sua capacità di relazionarsi e con la sua conoscenza della macchina regionale, è l’unico che può dare una risposta ai problemi della città».

Grande festa, quindi, nella sede elettorale del centro sinistra, con Mario Bruno accolto da trionfatore da tutti i suoi alleati e, soprattutto dai supporter. «Sarò il sindaco di Alghero e non solo del Pd – ha voluto sottolineare il neo sindaco –. La città ha bisogno che la politica, tutta, ritrovi un’unità di intenti necessaria a cercare soluzioni per i tanti problemi di questa città. Noi abbiano presentato un programma trasparente e abbiamo parlato con i cittadini con estrema chiarezza. Credo che sia stato un po’ il segreto di questa vittoria. Da cosa inizieremo? Dal restituire il decoro ad Alghero, una città turistica non si può presentare in queste condizioni agli ospiti che scelgono la Riviera del Corallo per trascorrere le loro vacanze. Poi c’è il resto delle emergenze della città da affrontare dalla casa alla mancanza di lavoro. Non possiamo dimenticare i 12mila disoccupati. Saranno giorni intensi e già da domani saremo al lavoro».

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