La Nuova Sardegna

Piano di rinascita per Macomer e Ottana

di Tito Giuseppe Tola
Piano di rinascita per Macomer e Ottana

L’assessore all’Industria Maria Grazia Piras annuncia la convocazione di un tavolo aperto a sindaci, sindacati e Confinustria

07 giugno 2014
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MACOMER. Quella compiuta ieri nei siti industriali di Macomer e Ottana è stata una visita lampo per conoscere e toccare con mano le realtà del territorio, ma a breve (probabilmente prima della fine del mese) l’assessore regionale all’Industria, Maria Grazia Piras, convocherà un incontro con i sindaci del territorio, la Provincia, le organizzazioni sindacali e Confindustria per valutare e decidere insieme cosa serve e cosa fare per rilanciare un’area produttiva in crisi profonda nella quale sono tuttavia presenti e resistono alcune eccellenze che vanno sostenute. È stata una visita veloce (niente di formale, come tiene a spiegare l’assessore), ma necessaria per un primo approccio diretto ai problemi delle aziende e del mondo produttivo che fa i conti con le difficoltà che derivano dalla dislocazione delle attività in una zona dove tutto costa di più, dal trasporto delle merci e delle materie prime al credito, per non parlare dell’energia e persino dell’acqua, le cosiddette diseconomie che incidono sui costi di produzione e collocano le imprese fuori mercato. Roberto Bornioli, presidente di Confindustria Nuoro e Ogliastra, ha accompagnato Maria Grazia Piras nel giro che ha toccato le due aree industriali della Sardegna centrale e alcune aziende modello insediate a Tossilo e Ottana. La ricognizione ha permesso all’assessore di vedere da vicino e rendersi direttamente conto della situazione e delle criticità dei due siti industriali del centro Sardegna. Nell’area industriale di Ottana ha visitato Antica Fornace e Ottana Polimeri, a Macomer lo stabilimento Foi del gruppo Auricchio, tre aziende modello, praticamente delle eccezioni che non rispecchiano la realtà del territorio. Durante la mattinata l’assessore ha parlato con i responsabili delle aziende, ha visto e valutato. «Ho visitato aziende di eccellenza che racchiudono un patrimonio di professionalità e competenze che vanno salvaguardate e sostenute – ha commentato –, per affrontare le maggiori criticità, ho già provveduto a convocare un incontro urgente con i rappresentanti del territorio, che nonostante le gravi difficoltà è ricco di potenzialità e risorse strategiche da valorizzare. È necessario mettere a punto un progetto organico che crei nuove opportunità di sviluppo per l’economia dell’intera provincia».

Maria Grazia Piras ritiene che la Sardegna centrale necessiti di un progetto specifico di sviluppo che incida principalmente sulle criticità e sulle diseconomie con le quali sono costrette a fare i conti le aziende della zona. I maggiori costi di chi opera nel centro Sardegna pesano sulla competitività e scoraggiano le imprese. L’assessore conosce bene il mondo della produzione e sa quanto sia difficile e costoso fare impresa in periferia, dove tutto diventa più difficile, anche a causa di una burocrazia che ha già messo in fuga alcuni imprenditori. «Far impresa è faticoso – ha detto –, se poi si aggiunge l’appesantimento delle procedure burocratiche, diventa impossibile. La semplificazione è una priorità mia, della Giunta e del presidente Pigliaru. La velocità nelle risposte è l’obiettivo al quale lavoriamo tutti».

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