La Nuova Sardegna

La strada abusiva piace al Genio

di Paolo Merlini
La strada abusiva piace al Genio

Proposto all’Anas l’uso provvisorio durante la ricostruzione del ponte di Oloè

05 giugno 2014
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NUORO. Come non addetti ai lavori, e per giunta un po' abusivi, meritano almeno un pubblico plauso, anche se per ovvie ragioni loro preferiranno restare anonimi benefattori. A sorpresa, dal Genio Civile di Nuoro arriva un parziale riconoscimento del lavoro eseguito dai volontari olianesi (pastori, imprenditori, semplici cittadini) che nei mesi scorsi hanno ripristinato la viabilità con Dorgali, interrotta dal cedimento del ponte di Oloè sul fiume Cedrino. In pochi giorni, con ruspe e camion avevano realizzato una striscia di terra perché il traffico in quel tratto della strada provinciale 46, fondamentale per l'attività di pastori, pendolari e per le attività turistiche, potesse riprendere. Lo avevano fatto prevedendo i tempi lunghi dell'Anas, che dall'alluvione dello scorso novembre ancora nulla aveva fatto per ripristinare la viabilità. Ma non avevano chiesto alcuna autorizzazione. Era insomma un’opera pubblica fai da te, totalmente abusiva.

Ora il Genio Civile, chiamato a valutare la solidità dell'opera, esprime un giudizio sostanzialmente positivo, ricordando che pur sempre di una costruzione abusiva si tratta e che spetta ad altri enti eventualmente stabilire se sia transitabile o meno da parte degli automobilisti (i quali, nonostante i divieti, non hanno mai smesso di utilizzare la pratica bretella stradale). In una nota inviata tra gli altri alla Provincia e all’Anas, il direttore del Genio Civile, Rodolfo Contu, descrive i materiali con cui l'opera è stata costruita (pietrame di cava e due tubolari di grande dimensioni per consentire lo scorrere del Cedrino) e rileva poi come «le quote del piano viario del guado e la dimensione complessiva dell'opera abusiva non determinano alcuna limitazione alla sezione idraulica utile e alla capacità di deflusso del corso d'acqua». Ovviamente il tecnico sottolinea come «questo nulla toglie all'evidente precarietà e insicurezza del guardo realizzato, per i veicoli che dovessero percorrerlo specie in occasione di possibili precipitazioni», ma poco più avanti suggerisce all'Anas e alla Provincia, che a breve dovranno procedere alla ricostruzione del ponte, «nelle more di esecuzione dei lavori di ripristino del collegamento viario sulla Sp 46» che «presumibilmente richiede la realizzazione di una viabilità alternativa e provisionale», di «valutare, ciascuno per quanto di propria competenza, l'opportunità di un possibile utilizzo e adattamento allo scopo dell'opera abusiva già realizzata». Insomma, se non è una promozione dell’opera fai da te, poco ci manca.

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