La Nuova Sardegna

La figlia: «Non mi spiego questo odio»

di Gianna Zazzara
La figlia: «Non mi spiego questo odio»

Rosanna Cabua ha atteso insieme ai parenti notizie sulle condizioni del padre in ospedale a Nuoro

05 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. «Non è il momento giusto per parlare, mi dispiace. Non so cosa sia successo a mio padre e perché». Rosanna, la figlia di Giovanni Cabua, l’ex vicesindaco di Lula ferito ieri pomeriggio con due fucilate alle spalle e al torace nel maneggio di proprietà del figlio, a Nurai, non riesce a trattenere le lacrime mentre nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale San Francesco attende il responso dei medici sulle condizioni del padre. Stretta tra le braccia di una parente che non l’ha lasciata neanche per un attimo, la giovane donna, in jeans e in giubbotto rosso, si è sciolta in un pianto infinito quando le è stato riferito che il padre era salvo e fuori pericolo.

Le condizioni di Giovanni Cabua, infatti, in un primo momento erano apparse molto gravi al personale del 118: l’uomo, intubato, è stato trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale di Nuoro.

Dopo un paio d’ore d’attesa è stata sciolta la prognosi. Per i medici, infatti, l’uomo non è in pericolo di vita. Le fucilate, per fortuna, non hanno leso alcun organo vitale e l’ex vicesindaco di Lula si riprenderà presto dalle ferite, anche se l’attentato che ha subìto segnerà per sempre la sua vita.

Ieri pomeriggio, al pronto soccorso di Nuoro, c’erano tutti i parenti e gli amici più stretti di Giovanni Cabua, increduli e stretti nel loro dolore. «È un gesto inspiegabile, è un uomo benvoluto da tutti», mormoravano.

Mentre la figlia aspettava all’esterno dell’ambulatorio, gli altri due figli erano invece accanto al padre. Pietro, il maggiore, è il proprietario del maneggio di cavalli dove è stato colpito il padre. Lo stesso maneggio dove, nel settembre del 2011, sono stati massacrati alcuni cavalli che Pietro Cabua utilizzava per dare lezioni di equitazione ai bambini.

Gli investigatori non sanno ancora se ci sia un collegamento ma è probabile che l’agguato di ieri pomeriggio sia collegato a un fatto personale.

Ora è caccia al malvivente che ha colpito l’imprenditore nelle campagne di Lula dove da tempo non si ricordavano episodi così violenti.

Sul caso indagano i carabineri del reparto provinciale che sperano di poter ascoltare al più presto Giovanni Cabua.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative