La Nuova Sardegna

Uggias: «Vinte tante battaglie»

di Enrico Gaviano

Nelle parole dell’europarlamentare dell’Idv le iniziative di 5 anni a Strasburgo

04 giugno 2014
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OLBIA. Niente cambio di casacca, niente abbandono dell’Idv. «Notizia falsa – dice Giommaria Uggias – chi lo ha pensato ha preso qualche pasticca di troppo». Così ieri, in una conferenza stampa, l’ormai ex europarlamentare olbiese ha ribadito come la sua battaglia nel partito fondato da Di Pietro continua, nonostante la mancata rielezione a Strasburgo. «Resto segretario regionale del partito – ha ribadito Uggias – e sono certo che riusciremo a risalire la china. C’è spazio nel centrosinistra, e penso che se si realizzasse il ventilato ingresso di Sel nel Pd, ce ne sarebbe anche di più».

Resta l’eredità di 5 anni di lavoro al Parlamento europeo, in cui con orgoglio, ribadisce di essere stato indicato l'europarlamentare più apprezzato tra i 766 membri in questa legislatura. «Sono soddisfatto del risultato personale alle Europee, soprattutto in città e in Gallura. Lascio un patrimonio di battaglie vinte insieme ai colleghi, e proposte che i nuovi parlamentari europei potranno sfruttare».

Fra i risultati, Uggias snocciola «la modifica del Fondo di solidarietà, che ha consentito alla Sardegna di recuperare i 16 milioni di euro di finanziamenti per le popolazioni colpite dall'alluvione e l'innalzamento della soglia de minimis per gli aiuti alle Isole nei settori dei trasporti, dell'agricoltura e della pesca. Per questo sarebbe importante che l’impegno assunto dall'ex ministro Moavero Milanesi di inserire il superamento dell'handicap dell'insularità nell'agenda dei futuri lavori della presidenza italiana del Semestre europeo, venga mantenuto».

C’è altro ancora che Uggias vuol ricordare come risultato ottenuto. «Un emendamento da me presentato ha permesso l'inserimento della Sardegna all'interno della rete centrale Ten-T, con l'inclusione del porto e dell'aeroporto di Cagliari. Dalla rete nasce il progetto delle Autostrade del mare che prevede la creazione di un network strategico tra le principali isole del Mediterraneo: Sardegna, Malta, Creta, Baleari. Ma è importante anche che la Sardegna riprenda a programmare, a cominciare, dopo 20 anni, dal piano regionale dei trasporti». Nel lavoro svolto c’è anche la guida pratica sui fondi europei per il turismo «per aiutare gli operatori del settore a intercettare i finanziamenti messi a disposizione dall'Ue».

Ma c’è sempre tanto da fare. «Intanto – dice – proibire la coltivazione degli ogm in Sardegna, che provoca inquinamento. L’Ue lo deve stabilire assolutamente». Ancora c’è la lotta allo scudo fiscale, varato nel 2009 da Berlusconi, e ancora la deroga al patto di stabilità di cui Uggias è stato uno dei protagonisti. «Ho cercato di dare un buon contributo – conclude Uggias – e sono orgoglioso del lavoro fatto. Ora i sardi a Strasburgo sono tre, mi auguro che continuino questo lavoro».

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