La Nuova Sardegna

Quirra, il 18 giugno in aula la superperizia

di Valeria Gianoglio
Quirra, il 18 giugno in aula la superperizia

Domani il primo incontro fra le parti, ma si attende la relazione con le analisi sull’area del poligono

03 giugno 2014
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LANUSEI. C’è voluto un anno intero, tra studio delle carte, valutazione dei metodi utilizzati per sondare il terreno, analisi dei campioni, ma alla fine, la superperizia sul poligono di Quirra disposta dal gup del tribunale di Lanusei, Nicola Clivio, è pronta a essere illustrata nell’aula delle udienze preliminari del tribunale di Lanusei. Stando ai programmi fatti dal gup sei mesi fa, la data prescelta per l’esposizione dei risultati sarebbe dovuta essere domani nel Palazzo di giustizia ogliastrino. Ma proprio nei giorni scorsi, per cause tecniche, si è deciso di far scivolare tutto al 18 giugno, e riservare invece l’udienza di domani a uno scambio interlocutorio tra le parti. Sempre che non ci siano ulteriori cambi di programma, slitta solo di qualche giorno, dunque, la presentazione della superperizia sul poligono interforze, ma già dall’udienza di domani, a Lanusei, le parti in causa potranno capire meglio che aria tira sia sul fronte degli indagati, sia sul fronte delle numerose parti civili.

Il 18, invece, la parola passerà al superperito Mario Mariani, 53 anni, pavese, docente di ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, che illustrerà al gup il risultato di un anno di lavoro intenso. Prima sulle carte già in possesso del fascicolo d’inchiesta, poi direttamente sui luoghi oggetto dell’indagine, con diversi sopralluoghi nelle zone del poligono indicate dal giudice e dalla Procura come potenzialmente più critiche. Nello scorso mese di luglio, poi, dopo l’arrivo di una nuova testimonianza in Procura a Lanusei, il gup aveva deciso di estendere i campionamenti e i prelievi ad altre zone intorno ai confini del poligono interforze. Secondo i quesiti che il gup ha posto all’esperto Mario Mariani, la superperizia dovrà stabilire se nei terreni e nelle falde acquifere ci sia presenza di uranio, uranio impoverito, torio e cadmio. La stessa superperizia dovrà stabilire anche se nei precedenti studi sul poligono, ovvero quello disposto da un gruppo di ricercatori incaricati dal ministero della Difesa, e più volte contestati dalla Procura ogliastrina, siano stati utilizzati i metodi più corretti dal punto di vista scientifico.

L’esposizione di Mario Mariani, dunque, sarà piuttosto lunga e corposa. In definitiva l’esperto dovrà rispondere a una domanda: nel poligono di Quirra ci sono o no sostanze cancerogene o comunque pericolose per la salute degli uomini e degli animali? Le analisi svolte finora non hanno trovato nulla di rilevante. Ma il gup Nicola Clivio, prima di decidere sugli eventuali rinvii a giudizio dei venti indagati, ha deciso di levarsi comunque anche il più piccolo dubbio e disporre, per l’appunto, la superperizia. Secondo il gup, si tratta di uno studio necessario anche dal punto di vista formale, perché le analisi fatte finora sono consulenze di parte e pertanto non sono idonee per affrontare un eventuale dibattimento dove invece sono necessarie perizie svolte “in contraddittorio”. Ma si tratta di uno studio necessario anche dal punto di vista sostanziale, ha affermato in sostanza il gup, perché il pm ha bocciato le analisi fatte da alcuni indagati formulando critiche di tipo metodologico ma non opponendo a queste ultime «un’indagine tecnica di pari estensione e profondità». Il gup Clivio, insomma, fin da un anno fa, dopo qualche mese di udienza preliminare e battaglia tra le parti in causa, era stato molto chiaro: «Il giudice – aveva detto – ritiene che non sia eludibile lo svolgimento di un accertamento tecnico in ordine alla sussistenza, alla estensione e alla riconoscibilità e al disastro ambientale».

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