La Nuova Sardegna

Migliora la ragazza accoltellata

di Enrico Carta
Migliora la ragazza accoltellata

Oristano, l’aggressore di 16 anni che l’ha ferita con 4 fendenti comparirà oggi davanti al magistrato

03 giugno 2014
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ORISTANO. Stamattina, alle 9, sarà davanti ai giudici. Sono passate appena tre notti e in carcere il giovane studente di un paese del Nuorese avrà avuto il tempo di meditare su quanto ha compiuto sabato mattina all’ingresso dell’istituto superiore Othoca. Oggi, ai giudici del tribunale per i minorenni di Cagliari potrà spiegare perché ha cercato di uccidere la compagna di scuola con la quale sognava di avere una storia d’amore e che invece ha accoltellato in un’assurda mattina di violenza covata nell’anima e poi esplosa all’improvviso e davanti a tantissimi altri ragazzi e insegnanti. L’interrogatorio di garanzia, al termine del quale si dovranno decidere le sorti del sedicenne, che è rinchiuso nel carcere minorile di Quartucciu dal tardo pomeriggio di sabato, servirà anche per avere ulteriori dettagli sull’aggressione avvenuta poco prima dell’inizio delle lezioni di fronte al cancello d’ingresso della scuola. Intanto, sono state formulate le imputazioni per le quali è ora accusato anche formalmente. La più grave è quella di tentato omicidio alla quale va comunque affiancata anche quella del porto abusivo del coltello a serramanico con il quale ha colpito con tre fendenti la compagna. La ragazzina di un paese dell’Oristanese, intanto, migliora sempre più come confermano il padre e la madre, che da sabato non hanno ancora trascorso una notte a casa proprio per essere vicini alla figlia che nei prossimi giorni conoscerà meglio i dettagli della degenza. Dopo l’intervento le ferite non sembrano destare più troppa preoccupazione e così tra due o tre giorni è possibile che possa nuovamente mangiare – ora è alimentata con le flebo – e quindi muovere i primi passi, prima di poter fare rientro a casa. Anche ieri all’ospedale San Martino tante persone non sono volute mancare – due giorni fa aveva ricevuto la visita delle due assessori del capoluogo, Giuseppina Uda e Maria Obinu – e hanno portato un nuovo abbraccio al corpo che reagisce meravigliosamente alle ferite. Per tornare tra i banchi di scuola dovrà attendere con tutta probabilità l’inizio del prossimo anno. Nel frattempo l’attenzione di tutti si concentra su quanto succederà nell’interrogatorio di garanzia, al quale ovviamente parteciperà l’avvocato difensore Gianfranco Siuni. La domanda che ci si pone è se arriverà da subito il pentimento e se ci saranno parole di disapprovazione verso il proprio gesto che segnerà inevitabilmente le due giovani vite. Il tutto accade mentre Oristano, come avviene da diversi anni, si concentra sulla prevenzione di gesti come questo. Domani all’istituto comprensivo numero 3 gli alunni delle quinte prenderanno parte all’incontro finale del progetto “Benvenuti a Parilandia”, elaborato dall’ufficio minori della questura con la supervisione degli operatori del centro Crea di Oristano, con la partecipazione di due psicologhe.

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