La Nuova Sardegna

Crolli nelle scuole: via alla valutazione dei progetti, in estate i primi lavori

Crolli nelle scuole: via alla valutazione dei progetti, in estate i primi lavori

Alla Regione si aprono i plichi spediti dai Comuni, due le linee di lavoro del piano Iscol@: le manuntezioni, gli edifici del nuovo millennio

03 giugno 2014
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Gli studenti hanno bussato con forza alla porta della Regione per l’emergenza scuole, vecchie, fatiscenti, pericolose, e a breve giro di posta la Giunta ha risposto, con un annuncio. «Oggi – fa sapere viale Trento – comincerà l’apertura dei plichi con i progetti di ristrutturazione degli edifici scolastici inviati dai sindaci». È questo l’avvio reale del progetto Iscol@, che tra l’altro è una delle prime delibere approvate dall’esecutivo Pigliaru subito dopo l’insediamento. Sul tavolo ci sono i 93 milioni confermati dall’assessore alla Pubblica istruzione, Claudia Firino, e recuperati nei diversi canali dei fondi europei per competitività, sviluppo e la coesione.

Le priorità. Sarà la “struttura di missione”, un organismo tecnico, ad aprire i plichi, valutare i progetti proposti dai sindaci – che in gran parte hanno aspettato la scadenza del 30 maggio per spedirli, e poi soprattutto decidere le priorità degli interventi. I criteri saranno l’anno di costruzione, lo stato della sicurezza e l’eventuale realizzazione di istituti ex novo. Ad esempio per gli edifici che hanno più di un secolo e sono in pessime condizioni, soprattutto rispetto alla sicurezza, potrebbe essere giusto costruire una scuola progettata in base alle esigenze d’insegnamento delle nuove tecnologie. Per questo motivo, le linee d’intervento del progetto Iscol@ sono due: la manutenzione programmata, destinata a mettere in sicurezza gli edifici ancora di qualità, e i progetti per realizzare le “scuole per il nuovo millennio”. Ad avere una particolare attenzione, nella scelta delle priorità, saranno i progetti sovracomunali e che interessano i territori oggi più colpiti dalla dispersione scolastica. Secondo la giunta, il livello di priorità alla fine è l’unica strada possibile per far fronte alle emergenze ed evitare una distribuzione dei finanziamenti a pioggia e di tipo clientelare. Con in più una possibilità che potrebbe diventare certezza al prossimo tavolo della conferenza Stato-Regione: i finanziamenti per l’edilizia scolastica, così come già avviene per i Comuni, saranno esclusi dai vincoli imposti per quest’anno dal Patto di stabilità. Poi dall’anno prossimo, la gestione dei fondi sarà diretta con l’annunciata uscita della Sardegna dal “tetto”.

I tempi. In base alle priorità che saranno definite entro la prima di giugno – è scritto nel comunicato della Giunta – i lavori più urgenti potranno essere appaltati ed eseguiti nei mesi estivi in cui le scuole sono chiuse. I tempi saranno ristretti grazie alla semplificazione dei percorsi burocratici e in tal senso la Regione sta per definire gli accordi con le associazione dei costruttori proprio per accelerare l’iter senza abolire nessuna norma e senza neanche usare la scorciatoia pericolosa e spesso fallimentare delle procedure d’emergenza.

Le novità. Per i progetti di manutenzione, è previsto dopo gli interventi nei prossimi mesi un tagliando di controllo annuale con l’obiettivo di monitorare e mettere in sicurezza definitiva il patrimonio edilizio. Per quanto riguarda “le scuole per il nuovo millennio”, «l’obiettivo – è la dichiarazione dell’assessore – è realizzare progetti incentrati su un ambiente scolastico flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze delle nuove generazioni, in cui sia possibile l’integrazione tra didattica e innovazione».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative