La Nuova Sardegna

Allarme veleni a Furtei

Allarme veleni a Furtei

Interrogazione delle parlamentari dei 5 Stelle Serra e Corda

02 giugno 2014
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FURTEI. Allarme ambientale nella ex miniera d'oro di Santu Miali. Il giacimento di tremila metri quadri di Furtei è in stato di abbandono dal 2009 e il milione e mezzo di metri cubi di acqua giallastra contenuta al suo interno, altamente nociva, rischia di esondare non appena le piogge insistono sui bacini, invadendo così campi e strade. A denunciare la situazione che sta creando molta apprensione tra la gente di Furtei, Segariu, Serrenti e Guasila sono la senatrice Manuela Serra e la deputata Emanuela Corda, del Movimento 5 Stelle, che sul tema hanno presentato un'interrogazione parlamentare. «Una bomba ad orologeria nel bel mezzo della Sardegna, ormai prossima a esplodere, promette danni ambientali devastanti se il Governo non si muoverà subito – attaccano le due parlamentari –. La salute degli abitanti dei quattro comuni del Medio Campidano rischia di essere compromessa definitivamente dallo scempio perpetrato dalla Sardinia Gold Mining, la joint venture tra l'ente regionale Progemisa e la società australiana Gold Mines of Sardinia, successivamente acquisita dalla Bufalo Gold Ltd. La catastrofe ecologica è dietro l'angolo». Serra e Corda hanno presentato un'interrogazione per richiamare l'attenzione del premier Matteo Renzi e del ministro Gianluca Galletti sulla gravità della situazione e sollecitare interventi al fine di prendere provvedimenti che consentano di scongiurare il disastro. «L'assegnazione alla società Igea dei lavori di bonifica e della messa in sicurezza degli invasi contenenti le acque sterili, inquinanti e contaminate da cianuro e altri veleni, ha visto l’esborso di 16 milioni di euro da parte della Regione, ma senza risultati soddisfacenti – denunciano ancora le parlamentari –. La situazione è stata oltremodo aggravata dalla condotta scellerata della Sardinia Gold Mining, che ha operato senza effettuare i lavori di messa in sicurezza inizialmente pattuiti. È giunto il momento di trovare una soluzione definitiva dopo anni di provvedimenti che hanno soltanto mirato a procrastinare tempi e interventi di salvaguardia dell’ambiente, il tutto a discapito della salute dei cittadini». (al.pi.)

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