La Nuova Sardegna

I sindaci alla giunta: «Stop ai tagli»

I sindaci alla giunta: «Stop ai tagli»

Patto di stabilità, i primi cittadini manifestano davanti al Consiglio. Il governatore: oggi a Roma incontro decisivo

29 maggio 2014
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CAGLIARI. Fasce tricolori al petto i sindaci hanno occupato, con educazione, il Consiglio regionale. Era inevitabile che lo facessero dopo aver denunciato da mesi di non poter più sopportare i continui tagli nei trasferimenti dalla Regione e i vincoli del Patto di stabilità: «I soldi sono sempre meno e quelli che abbiamo non li possiamo neanche spendere», è stato il coro che si è sollevato dal gruppo dei cento convocati d’urgenza dall’Anci, l’associazione dei Comuni, in via Roma. Così è nato il faccia a faccia di ieri: molto politico nel dibattito in aula, diventato poi più aspro per un battibecco a distanza fra il Coordinamento regionale degli Enti locali e la Giunta proprio sul confronto della mattina. Perché alla fine i sindaci si sono dichiarati insoddisfatti degli impegni della Giunta: «Ci aspettavamo di più». Giunta che replicherà, con stupore alla «presa di posizione polemica in un momento dove serve solo il dialogo, e non le contrapposizioni».

Amministratori schierati. «Lo Stato non può abbandonare e usare i Comuni per salvare se stesso», è stato l’esordio del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Con la crisi che non smette di mordere, «è ormai difficile spiegare ai cittadini che Roma ci impedisce persino di tappare i buchi delle strade. Non possiamo far nulla e tanto meno investire in quei piccoli interventi che vorrebbero dire posti di lavoro», ha ribadito il direttore dell’Anci e sindaco di Mandas Umberto Oppus. Ormai è un allarme quotidiano, confermato in aula da Emidio Contini, vicepresidente vicario dell’Anci: «Il crollo degli investimenti – ha detto – è disastroso per la tenuta sociale e sono sempre e solo i sindaci a dover fronteggiare, a mani nude, la disperazione». Pier Sandro Scano (Villamar) è andato oltre: «Questa non è una manifestazione di protesta, perché al Consiglio proponiamo un’alleanza per marciare insieme contro i vincoli di spesa». Invito subito raccolto dall’Aula, con l’annuncio di un’immediata convocazione della conferenza Regione-Enti locali per «monitorare di continuo l’emergenza».

I Poli divisi. Se i sindaci sono rimasti compatti fino all’ultimo, il Consiglio si è diviso. A nome della maggioranza di centrosinistra, il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha chiesto alla Giunta uno sforzo straordinario per ottenere dal Governo di allentare il Patto e ridare capacità d’investimento ai Comuni. Opposto il giudizio, sempre sulla Giunta, del capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, che ha parlato per la minoranza: «C’è un governo regionale – ha detto – troppo arrendevole nei confronti di Roma e che, allo stesso tempo, a Cagliari taglia di netto e con cinismo i trasferimenti, scesi quest’anno da 578 a 484 milioni. Non solo – ha proseguito – queste stesse risorse sono state inserite dall’assessore al Bilancio all’interno del Patto di stabilità e gli effetti sono stati ancora più penalizzati sugli Enti locali». Una prima risposta a Pittalis è arrivata dai consiglieri regionali di Sel. Con Eugenio Lai, che è anche sindaco di Escolca, hanno presentato una mozione per «reinserire nel Fondo dei trasferimenti i 55 milioni tagliati».

La Giunta. Dopo aver annunciato che oggi a Roma ci sarà un incontro decisivo col Governo proprio sul Patto di stabilità, il presidente Francesco Pigliaru ha detto: «Nessun atteggiamento rinunciatario. Il confronto con Palazzo Chigi è serrato ma leale e siamo comunque pronti ad azioni di protesta forti se non saranno accolte le nostre richieste. Non siamo disposti a seguire scorciatoie, come quelle attuate nella scorsa legislatura dal centrodestra, che sappiamo essere illegittime e porterebbero solo altri guai e non soluzioni». Poi sul Fondo ha aggiunto: «Abbiamo già erogato ai Comuni il 40 per cento, 197 milioni, e altri 155 saranno presto dirottati a favore degli Enti locali» Poi se sarà vinta la battaglia sul Patto «risolveremo molti dei nostri problemi». (ua)

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