La Nuova Sardegna

il voto dell’assemblea

Ancora un No da tutta l’isola al deposito di scorie nucleari

Ancora un No da tutta l’isola al deposito di scorie nucleari

CAGLIARI. La giunta dovrà respingere ogni possibilità che la Sardegna venga inserita tra le aree destinate a diventare siti per i rifiuti radioattivi. Lo prevede l'ordine del giorno unitario...

29 maggio 2014
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CAGLIARI. La giunta dovrà respingere ogni possibilità che la Sardegna venga inserita tra le aree destinate a diventare siti per i rifiuti radioattivi. Lo prevede l'ordine del giorno unitario approvato dal Consiglio regionale. Il documento è scaturito da una mozione del centrosinistra, (primo firmatario Antonio Solinas, Pd, nella foto), poi ritirata, che ribadiva il no alla possibilità di inserire l'isola tra le aree idonee per un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.

Secondo l'assessore agli Affari generali Gianmario Demuro, «creare un deposito nucleare in Sardegna non è pensabile. L'isola paga già un costo salatissimo per la presenza delle servitù militari nel suo territorio e non è disposta a mettere a rischio l'ambiente e la salute dei cittadini. Oltretutto – ha aggiunto Demuro – puntiamo sul turismo per il nostro sviluppo e questo fatto porterebbe ad effetti negativi».

«La Sardegna non ospiterà rifiuti radioattivi, come ha deciso l’assemblea regionale e non ci sono margini per riaprire la questione» - ha affermato Antonio Solinas. La questione delle scorie nucleari e radioattive si è ripresenta dopo che il 14 aprile Riccardo Casale, amministratore delegato della Sogin (la società dello Stato incaricata dello smantellamento delle ex centrali nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi), ha annunciato che entro maggio saranno pubblicati «i criteri rilasciati dall'Ispra (istituto per la protezione e la ricerca ambientale) per la mappatura del territorio nazionale e l'identificazione di una decina di siti idonei per il deposito». Il Consiglio nell’ordine del giorno approvato ieri ha tenuto conto del referendum. I sardi si sono già espressi (97% dei voti), nel maggio 2001 contro lo stoccaggio di rifiuti nucleari.

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