La Nuova Sardegna

Più di 200 milioni alle università sarde

Più di 200 milioni alle università sarde

Il governatore firma con i rettori di Sassari e Cagliari l’accordo di programma “Conoscenza” per atenei più competitivi

10 maggio 2014
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CAGLIARI. Senza buone Università anche gli sforzi per uscire dalla crisi avranno «gambe cortissime». Il governatore Francesco Pigliaru è stato deciso e chiaro al momento della firma dell’accordo di programma «Conoscenza» che assegna 223,2 milioni agli ateni di Sassari e Cagliari per «innalzare la competitività non solo della didattica, ma anche della ricerca e delle strutture», è stata la premessa. Davanti ai rettori Attilio Mastino e Giovanni Melis, Pigliaru ha sottolineato: «C’è necessità di interventi diretti anche per gliorare il diritto allo studio e l’ospitalità degli studenti fuori sede». L’istruzione, si sa, è il primo cavallo di battaglia della Giunta. «Non può che essere così – ha sottolineato ancora il governatore – e questa la filiera, quella dell’istruzione, su cui dobbiamo puntare e questo accordo è solo una prima tappa che arriva dopo il buon lavoro delle precedenti giunte per sostenere le due università sarde». Ora è indispensabile fare il salto di qualità per «puntare – sono state ancora le parole di Pigliaru – a una società in cui aumentato il numero di laureati, ora fra i bassi in Italia, possiamo godere i benefici anche economici di una reale innovazione». L’accelerazione ha anche un altro obiettivo «mettere a lavorare insieme alle Università anche gli altri enti regionali che si occupano di ricerca, mentre finora ad esempio atenei e Sardegna Ricerche hanno operato troppo spesso su piani paralleli».

Sassari. È stato il rettore Attilio Mastino a mettere insieme, uno dopo l’altro i sette progetti universitari finanziati in gran parte con i Fondi di coesione europei, ma in cui parteciperanno anche la Regione e gli stessi atenei. A Sassari con 80 milioni saranno riqualificati i dipartimenti di Agraria, Veterinaria, Bionaturalistica e ristrutturate la sede centrale e quella dell’ex facoltà di Economia, Saranno progettati anche la sede di Farmacia e realizzato l’orto botanico. Interventi destinati ad avere una corsia preferenziale: «I tempi dovranno essere veloci – ha detto il rettore – sia nel portare al termine le incompiute sia nel relizzare laboratori, biblioteche e sale di studio». Altri 5 milioni saranno destinati alla riqualificazione dell’Accademia di Belle arti, che «non è solo più di Sassari, ma della Sardegna», ha detto il presidente Gavino Mariotti. Infine, c’è il capitolo posti letto per gli studenti fuori sede. All’Ersu sono stati assegnati 40 milioni costruire il campus da 500 posti ora nell’area dell’ex brefotrofio dopo le polemiche su altre possibili destinazioni,

Cagliari. Sono 62 i milioni messi a disposizione con l’accordo di programma «Conoscere». Alla Cittadella universitaria di Monserrato saranno accorpate le facoltà di Farmacia, Scienze matematiche, fisiche e naturarli, di Medicina e chirurgia, con l’obiettivo di realizzare il centro interdisciplinare di ricerca «Cesar». Con lo stesso finanziamento sarà potenziato anche il campus universitario urbano umanistico e economico-giuridico e riqualificati i palazzi di Medicina del lavoro, dell’ex Clinica Aresu, della Clinica Macciotta (i reparti sono stati già trasferiti alla Cittadella) e del polo di via Trentino. Anche per Cagliari c’è un investimento dedicato a posti letto: 32 milioni saranno destinati alla costruzione del campus nell’ex Semoleria e così mettere fine al calvario di un’altra incompiuta. (ua)

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