La Nuova Sardegna

CAGLIARI. «La condizione complessiva di Abbanoa è migliorata in modo significativo. Dal 2009 al 2013 l’indebitamento con le banche è passato da 144 milioni a 92 milioni di euro».

L’ha dichiarato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, nell’audizione di davanti alla Quarta Commissione del Consiglio regionale, in cui ha annunciato: «Entro giugno concluderemo la complessa operazione di consolidamento del debito che porterà a una nuova linea di credito per 60 milioni e a un’ulteriore iniezione di liquidità, attraverso la ricapitalizzazione, di altri 100 milioni, oltre ai 42 milioni già versati». Maninchedda è stato chiaro: «Abbanoa non può fallire e lo dimostreremo con il piano di ristrutturazione che riprenderà integralmente i contenuti della relazione dell’advisor Deloitte. Il nuovo amministratore, che sarà selezionato entro maggio, avrà come mandato proprio la realizzazione do quel piano». Comunque non basterà: «Alla fine – ha detto l’assessore – il sistema idrico regionale dovrà autosostenersi con le tariffe e non più grazie alle iniezioni di denaro pubblico per ripianare le perdite».

Maninchedda infine ha ipotizzato un periodo di transizione «non breve, forse di cinque anni, che servirà per rimettere definitivamente in carreggiata la società e da quel momento in poi Abbanoa dovrà camminare solo con le sue gambe».