La Nuova Sardegna

Tutankhamon, una copia per salvare la tomba

La replica inaugurata nella Valle dei Re a Luxor in Egitto accanto alla casa dello scopritore

05 maggio 2014
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IL CAIRO. Un progetto faraonico. Una copia esatta della tomba di Tutankhamon, il faraone dei misteri, morto nel 1323 avanti Cristo a soli 19 anni di età, è stata installata e inaugurata all'ingresso della Valle dei Re a Luxor, in un edificio sottoterra accanto alla casa di Howard Carter, l'archeologo britannico che la scoprì nel 1922. Si tratta di una sua riproduzione perfetta realizzata dalla società spagnola Factum Arte dopo anni di lavoro ed è la più precisa su larga scala mai creata fino ad oggi. L'opera è nata grazie all'uso sapiente delle tecnologie più avanzate 3D, per cercare di creare la perfetta replica dell'originale, con l'obiettivo di promuovere il turismo sostenibile. Il facsimile fa parte di un progetto più ampio che coinvolge la creazione di altre copie delle tombe di Seti I e Nefertari, entrambe attualmente chiuse al pubblico. Il progetto, regalo al popolo egiziano da parte della Factum Foundation e dalla Society of Friends of Royal Tombs of Egypt (Zurigo e Università di Basilea) è stato realizzato con il pieno sostegno del ministero egiziano del Turismo, il ministro di Stato per le Antichità e l'Unione europea. Rimasta nascosta per oltre tremila anni, poi scoperta nel 1922, la tomba del noto faraone della XVIII dinastia aveva subito dei danni negli anni a venire a causa del continuo andirivieni e dall'umidità introdotta dai visitatori.

Il Consiglio supremo delle Antichità aveva allora commissionato la costruzione delle repliche con la speranza di conservare meglio gli originali e di spostare l'attenzione dei curiosi, scongiurando in questo modo danni irreparabili. Iniziato nel 2009 il lavoro è terminato nell'ottobre del 2012. E adesso, a partire dal 1 maggio, grazie al suo facsimile, turisti e studiosi potranno ammirarla e fare le opportune considerazioni in merito.

«La casa di Carter e la riproduzione della tomba funzioneranno come un centro di accoglienza dei visitatori», ha spiegato spiega Adam Lowe, fondatore di Factum Arte. Curiosi, turisti e non solo saranno informati sugli effetti che gli sbalzi di temperatura e umidità, la polvere e i danni accidentali possono avere sulle opere d'arte. «Vogliamo coinvolgerli e far loro comprendere le problematiche legate alla conservazione del patrimonio archeologico – ha proseguito Lowe –, cercando di instaurare un nuovo tipo di relazione tra i visitatori e la gestione a lungo termine dei siti»

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