La Nuova Sardegna

MILANO. Un aumento di capitale da 700-800 milioni di euro in arrivo per la Bper. È questo, secondo quanto pubblicato ieri dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” e già rivelato nei giorni precedenti da una serie d’indiscrezioni trapelate negli ambienti finanziari, l’ammontare del rafforzamento patrimoniale che Banca Popolare dell’Emilia Romagna è pronta a varare.

La decisione ufficiale arriverà dopodomani, quando si riunirà il consiglio di amministrazione presieduto da Alessandro Vandelli, il neo amministratore delegato della banca, che da metà aprile ha sostituito Luigi Odorici. Il Cda esaminerà i conti trimestrali, ma all’ordine del giorno ci sarà anche il lancio dell’aumento di capitale.

L’operazione, a quanto risulta, prevede l’emissione di nuove nuove azioni. L’ammontare esatto dei soldi che saranno al centro dell’intervento finanziario si conoscerà con esattezza nei prossimi giorni. Nel cassetto del board rimane poi la delega per l’emissione di un’obbligazione convertibile da 250 milioni, che è già stata deliberata dall’assemblea dei soci nel settembre 2011 e il cui esercizio può avvenire entro cinque anni da allora, e quindi entro il 2016. Il “Sole 24 Ore” riferisce che la Bper – che nell’isola controlla il Banco di Sardegna e la Banca di Sassari – attende da Bankitalia il via libera ai nuovi modelli interni di rating. Oggi la Banca popolare dell’Emilia Romagna ha già un capitale di 2,8 miliardi. Con l’aumento di capitale dovrebbe innalzare il coefficiente di solidità patrimoniale. Il tetto a marzo era del 9%. Sulla base di valutazioni aggiornate dagli analisti, grazie all’operazione che dovrebbe ricevere il placet dal Cda martedì, il tetto dovrebbe superare il tetto del 10,5% (la Bce chiede in genere che sia molto più basso, l’8%)