La Nuova Sardegna

Lavoro, scatta il “Piano garanzia” per 50mila ragazzi

di Pier Giorgio Pinna
Lavoro, scatta il “Piano garanzia” per 50mila ragazzi

La Regione ha firmato per prima la convenzione col governo. Partenza simbolica il Primo maggio: 54 milioni di euro per web, stage e riforme

01 maggio 2014
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SASSARI. La data di partenza è volutamente simbolica: Primo maggio, festa del lavoro. I fondi sono già stati stanziati, pronti per venire spesi: 54 milioni. E le prospettive delineate: moderne chance, opportunità impensabili sino a qualche tempo fa, per tanti sardi tra i 15 e i 29 anni. Un salvagente capace di afferrare sino a 50mila ragazzi inattivi. «Ma è presto per capire quale sarà l’andamento effettivo sul mercato del Piano garanzia giovani», dicono un po’ tutti, dagli amministratori locali ai sindacalisti più impegnati sul territorio.

Le attese. «Bisognerà intanto capire attraverso le procedure di attuazione come funzionerà questo sistema europeo basato sulla formazione professionale e sui tirocini d’impresa», spiegano ancora in molti. E soprattutto vedere poi come reagiranno i protagonisti – da una parte le aziende, dall’altra i ragazzi a caccia di lavoro – di fronte ai metodi innovativi. Metodi che stanno raccogliendo grande attenzione e che parecchi considerano vincenti per smuovere una situazione statica, immobile, resa più preoccupante dai numeri sulla disoccupazione giovanile. Il programma Ue recepito dal governo Renzi e fatto proprio dalla giunta Pigliaru è aperto solo alle regioni che hanno un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25 per cento. Non rientrano perciò in questi progetti né aree come la Valle d’Aosta né le Province di Trento e Bolzano, dove il quadro di riferimento negativo è al di sotto di questa soglia. La Sardegna, che in quella fascia d’età raggiunge un tasso pari a più del doppio, il 53 per cento, è invece una delle zone del Paese sulla quale si punta maggiormente.

I meccanismi. Le novità del sistema sono legate a due aspetti chiave. Da un lato, ai profili dei singoli ragazzi alla ricerca di un posto. Dall’altro lato, alle caratteristiche professionali e produttive delle imprese che potrebbero essere interessate ad assunzioni qualificate di figure in grado di potenziare il business aziendale. Chi chiamerà al lavoro i giovani saranno i Centri per l’impiego, le strutture private accreditate, le università, le scuole e altre istituzioni pubbliche coinvolte nel programma.

Internet. Per il momento funziona però soltanto il Portale web nazionale. Ovunque il ministero sta già contattando gli imprenditori perché s’iscrivano e depositino le loro offerte. Nel caso sardo la Direzione del servizio per la governance della formazione professionale ha già predisposto un “Questionario per la rilevazione dei fabbisogni delle imprese”. È scaricabile dal sito istituzionale della Regione.

Tabelle e sistemi. A ogni modo – com’è stato di recente precisato da Pigliaru e dall’assessore Virginia Mura – Cpl, agenzie private e altre istituzioni beneficeranno del contributo solo se i ragazzi presi in carico avranno avuto davvero il lavoro. Il sostegno pubblico crescerà in maniera inversamente proporzionale alla facilità di trovarlo: da 1.500 a 3.000 euro a seconda che sia semplice o no la caccia al posto sul mercato dell’occupazione. Se il tariffario nazionale per la retribuzione degli stage fissa in 500 euro al mese le “remunerazioni”, bisognerà vedere se questo e altri dettagli verranno resi operativi allo stesso modo nell’isola. In tutt’Italia i ragazzi coinvolti saranno alla fine quasi un milione. In Sardegna l’intera questione s’intreccerà adesso con quella degli oltre 5mila esodati su scala regionale.

Possibilità È infatti dalla definizione di queste e altre posizioni nel mondo del lavoro che dipenderà la riuscita della gran parte dei progetti in una terra confinata dalle statistiche nelle aree più depresse d’Europa. Tra dubbi e difficoltà, oggi c’è però almeno un aspetto positivo: già all’esordio, per la prima volta dopo tanto tempo, il nuovo Piano per i giovani sta finalmente incontrando consensi positivi.

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