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Imprenditore edile travolto dalla crisi si uccide in cantiere

Imprenditore edile travolto dalla crisi si uccide in cantiere

ARBATAX. A distanza di pochi giorni dal suicidio dell'imprenditore foghesino M.M., che lo aveva annunciato con un post su Facebook, martedì sera si è tolto la vita, impiccandosi in un cantiere di...

01 maggio 2014
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ARBATAX. A distanza di pochi giorni dal suicidio dell'imprenditore foghesino M.M., che lo aveva annunciato con un post su Facebook, martedì sera si è tolto la vita, impiccandosi in un cantiere di Arbatax dove stava ristrutturando un appartamento, R.M., geometra e imprenditore edile lanuseino di 42 anni. Anche lui potrebbe essere stato travolto dalla feroce crisi economica che sta affossando sempre più anche il settore delle costruzioni. Il nuovo vescovo d'Ogliastra, monsignor Antonello Mura, insediatosi domenica,è andato in casa dell'imprenditore suicida, a Lanusei, incontrando la moglie e i figli. «Questo – ha detto il presule – è un fatto che ci riempie di profonda tristezza».

Il sindaco di Lanusei, Davide Ferreli, ha sottolineato: «Conoscevo bene R.M., era una persona molto seria. Quanto accaduto è un altro pesantissimo colpo per la nostra comunità. Ma viviamo in un sistema che non aiuta chi fa impresa. È un sistema che sta cancellando i valori della società».

L'impresa edile di R.M. (una srl di cui era il legale rappresentante), come si legge nel cartello affisso al cancello d’ingresso della palazzina di via Bellavista ad Arbatax in cui lavorava nella ristrutturazione di un appartamento al primo piano, aveva iniziato i lavori il 2 aprile.

L'imprenditore era anche il responsabile della sicurezza e aveva la direzione del cantiere. Durante la giornata di martedì era stato a controllare i lavori, che pare fossero pressoché terminati: si doveva solo imbiancare.

Chi aveva visto R.M. sembra lo abbia trovato come sempre: normale e disponibile. Ma dopo le ore 21, la moglie, che lo aspettava in casa a Lanusei con i due figli per cena, non vedendolo rincasare pare abbia chiesto a due amici del marito di verificare dove potesse essere. I due hanno percorso la strada che da Lanusei porta a Ilbono e poi a Tortolì, raggiungendo il cantiere di Arbatax.

All'esterno c’era una Fiat Punto scura, un'auto di cortesia che R. M. stava utilizzando negli ultimi giorni. Lo hanno chiamato e cercato, e sul retro della palazzina hanno fatto la tragica scoperta. L’imprenditore aveva preso alcuni metri di corda da un montacarichi e dopo averla legata su parte del ponteggio, con una scaletta, è salito a un'altezza di circa tre metri, lasciandosi poi andare nel vuoto.

L’uomo era figlio di uno dei più grandi imprenditori edili ogliastrini. L'impresa del padre fallì anni fa e lui e gli altri fratelli avevano dato vita, ognuno, a una piccola impresa per conto proprio.

Ma, come tante altre aziende della zona, anche quella di R.M. non stava attraversando un buon momento. (re. nu.)

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