La Nuova Sardegna

Hanno tentato di non farli salire in auto

Alle tre di notte Pietro, la sua ragazza e Marianna, chiacchieravano in casa. Non avevano alcuna intenzione di andare a letto, erano belli accesi. Volevano andare a farsi un giro con l’auto del padre,...

30 aprile 2014
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Alle tre di notte Pietro, la sua ragazza e Marianna, chiacchieravano in casa. Non avevano alcuna intenzione di andare a letto, erano belli accesi. Volevano andare a farsi un giro con l’auto del padre, che era parcheggiata nella via di fronte. Le chiavi originali erano nascoste dentro un ombrello, il padre sa bene che Pietro è imprevedibile, guida da quando ha 8 anni, meglio non lasciare tentazioni in giro. Ma il ragazzino fruga nei cassetti e trova un doppione. Lo fa ciondolare davanti agli occhi delle ragazze, basta un’occhiata di intesa.

I tre vanno in strada, aprono la portiera dell’Opel, ma non accendono il motore. Non vogliono che qualcuno li scopra. La vettura è parcheggiata in una via del Monte Rosello, è in leggera pendenza. Pietro innesta il folle, e a motore spento in retromarcia percorrono un centinaio di metri, per poi scomparire dietro un incrocio.

Ma il nonno di Pietro, che abita lì, è sveglio. Vede l’auto bianca sfilargli sotto il naso, capisce tutto e lancia un fischio. Ma il richiamo si perde nella notte, perché i ragazzi ingranano la seconda e accendono a strappo. Il nonno sente le sgasate e il rumore del motore che si allontana. Allora avvisa subito la mamma di Pietro, ma è troppo tardi, perché il conto alla rovescia con il destino è già partito. (lu.so.)

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