La Nuova Sardegna

Comunali, Pd e Forza Italia in affanno

di Luca Rojch
 Comunali, Pd e Forza Italia in affanno

I Democratici alle prese con le scorie dopo la scelta dei candidati, gli azzurri pagano l’assenza di una struttura dirigente

28 aprile 2014
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SASSARI. L’enorme Casa delle libertà somiglia sempre più a un angusto monolocale. Da in troppi vogliono andare via. L’ex superpotenza azzurra ora spera di galleggiare vicino al 20 per cento. Una caduta negli inferi da cui Fi non riesce a riprendersi. Dal Pdl a Forza Italia qualche pezzo dell’identità sembra essersi perso nel trasloco. Tanto da fare fatica a trovare candidati pronti a lanciarsi nella sfida per la conquista della poltrona di sindaco.

L’affanno del Pd. Le amministrative segnano la crisi del sistema partito. Ma non è solo Forza Italia a soffrire. Il Pd mostra il peggio di sé. La scelta dei candidati sindaco è diventata una lotta fratricida. Le primarie di Sassari hanno stravolto gli equilibri dei democratici sardi. Ad Alghero un’altra figuraccia per il centrosinistra che si presenta con quattro candidati. E in molti tra i big del partito scelgono la strada del silenzio. Per tutta la giornata i telefoni restano muti.

La fatica azzurra. Ma Fi non sta meglio. Nei 19 comuni che vanno al voto Forza Italia piazza due candidati sindaci azzurri solo in due centri: Golfo Aranci e Sorso. In alcuni comuni, anche dove aveva vinto alle Regionali, non riesce a organizzare una lista. Una crisi quasi inspiegabile.

La sincerità di Peru. Nessun dubbio per il candidato più votato di Fi alle Regionali. Antonello Peru ha messo insieme oltre 8mila preferenze. Una macchina da voti. Partito dalla sua Sorso ora si trova a gestire, in collaborazione con pochi altri, il partito a livello provinciale. E riparte proprio dal suo paese. «Dobbiamo essere capaci di fare autocritica – spiega Peru –. E dire che in questi anni non abbiamo fatto un lavoro attento. Nel passaggio dal Pdl a Forza Italia è mancata la creazione di una struttura eletta e riconosciuta. E questo lo paghiamo in alcuni centri. C’è poi l’aspetto dei candidati. Noi abbiamo il “laboratorio Sorso”. È un modello che si deve esportare anche in altri posti. Abbiamo dato vita a una struttura eletta all’interno del partito. Che in questo modo mostra tutta la vitalità. Ma in generale Forza Italia è vivo». Peru difende le scelte degli azzurri. «A Sassari dopo un periodo così travagliato si è arrivati alla scelta di una donna in cui crediamo – continua Peru –. E credo ancora di più nella lista di 34 candidati che ho tirato su personalmente, insieme a Carmelo Porcu. Mi spiace che in alcuni centri i nostri naturali alleati, i sardisti e i Riformatori, abbiano scelto di andare da soli. È un errore. Ad Alghero c’è la convinzione di vincere. E questo ha portato a forzare la mano e rompere il tavolo. Ecco perché parlo di modello Sorso, in cui Fi ha imposto in modo naturale il suo candidato sindaco e ha un progetto forte». Ma Peru ostenta anche sicurezza. «Il partito è vivo – afferma –. Non ho nessuna paura dei 5 Stelle. Al contrario, mi fa piacere che ci siano. Ci aiuteranno ad andare al ballottaggio nei comuni chiave. E mi fa piacere che ci sia anche un’altra parte del territorio che esprime le sue idee».

L’istituzionale Nizzi. È stato l’ultimo vero coordinatore di un partito in continua ascesa. Settimo Nizzi ha guidato il Pdl regionale fino al passaggio a Forza Italia. Ma anche adesso che gli azzurri sembrano vivere una crisi di identità lui non ha dubbi. «Ritornare a Forza Italia è stata la scelta giusta – afferma Nizzi –. L’errore è stato entrare nel Pdl. Ne sono convinto. Non siamo un partito in crisi, non è vero. Ma dobbiamo lavorare per riunificare i moderati. I nostri naturali alleati». Ma poi ammette. «È vero che il risultato delle Regionali uno strascico lo ha avuto – spiega –, ma non si deve drammatizzare. Sono convinto che faremo bene. Che difenderemo il nostro 20 per cento di consensi. Io sono certo che faremo anche meglio. L’unico appello che mi sento di fare alle persone è di andare a votare. Quella sarebbe la vera sconfitta. Noi puntiamo sul rinnovamento, come si evince dalla scelta dei candidati di Sassari e Alghero. Ci sono due donne a guidare la coalizione e sono certo che faranno benissimo», Nizzi non vede caos nel partito a livello regionale. «Per me Forza Italia è in salute – conclude –. Conosciamo il quadro politico generale e sono convinto che ce la possiamo giocare in tutti i centri. E in alcuni ho la certezza che vinceremo con un ampio margine». I tempi del guastatore Nizzi sembrano lontani. Ora l’ex parlamentare è diventato uomo di partito e chiude con un incoraggiamento anche per le europee. «Vedo che forse per la prima volta tutta Forza Italia lavora in un’unica direzione e in modo convinto. Facciamo squadra perché Salvatore Cicu venga eletto. È un risultato importante che vogliamo centrare».

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