Il ruggito del “Tiranno”: non molliamo, c’è ancora un futuro
Lo chiamavano “il Tiranno dell’Isola dei Cassintegrati”. Lui, Pietro Marongiu, è uno dei lavoratori che difficilmente potrà essere ricollocato. E anche lui fatica a mandar giù la lettera di...
Lo chiamavano “il Tiranno dell’Isola dei Cassintegrati”. Lui, Pietro Marongiu, è uno dei lavoratori che difficilmente potrà essere ricollocato. E anche lui fatica a mandar giù la lettera di licenziamento. «Mi hanno fatto capire che non servo più anche se sono in grado di far ripartire quei due impianti. Capisco la forma, ma avrei gradito una telefonata, sarebbe stato meno brutto – commenta –. Ce l’aspettavamo, ma l’amarezza è tanta. Leggendo quella lettera ho ripercorso i miei 42 anni di lavoro in fabbrica e il bilancio è tutto sommato positivo. Ma, e questo ci tengo a sottolinearlo, la nostra vertenza non è finita. No, non penso proprio che la Vinyls riapra i battenti, ma grazie alla nostra lotta è stato possibile far arrivare a Porto Torres una nuova iniziativa (la chimica verde) che potrebbe essere il futuro del polo industriale. Penso a tutti i ragazzi che riusciranno a trovare un impiego in Matrìca e ogni lavoratore che troverà un’occupazione nella chimica verde, sarà una nostra vittoria». Pietro Marongiu non nasconde di essere cautamente ottimista sul futuro di tanti giovani colleghi, da “vecchio combattente” è certo che esiste un futuro per il polo industriale portotorrese. Anche se non dimentica le illusioni (poche) e le delusioni (tante) che hanno caratterizzato i cinque anni di lotta. E non dimentica la solidarietà di tantissime persone, alcune delle quali sono arrivate dall’altro emisfero pur di conoscere gli operai dell’Isola dei Cassintegrati. «La nostra è stata una vertenza unica – conclude Pietro Marongiu – della quale (con tutti i colleghi) vado orgoglioso. E, ripeto, è una vertenza che non è ancora finita». (p.s.)