La Nuova Sardegna

Gli scandinavi si ribellano: risarcimenti contro le fregature

Hanno sognato per chissà quanto tempo di abbronzarsi su una spiaggia candida e finissima. E invece rischiano di ritrovarsi a prendere il sole su un gigantesco banco di alghe. Andateci voi a spiegare...

19 aprile 2014
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Hanno sognato per chissà quanto tempo di abbronzarsi su una spiaggia candida e finissima. E invece rischiano di ritrovarsi a prendere il sole su un gigantesco banco di alghe. Andateci voi a spiegare ai tantissimi turisti scandinavi che presto (si spera) prenderanno d’assalto Alghero come quel tappeto grigiastro sia indice di salubrità della costa. O che l’origine del nome della città (lo scrisse anche Alberto La Marmora nel suo “Voyage en Sardaigne”) derivi proprio dall’enorme quantità di posidonia oceanica depositata sulla Riviera del Corallo. Eppure questa è la mission impossible che toccherà ad albergatori e concessionari di arenile quando i vacanzieri giunti dal Nord Europa scopriranno che in molti punti della spiaggia - in particolare a San Giovanni - la sabbia neanche si vede. «Gli svedesi in particolare - racconta Mimmo Caruso, titolare dell’hotel San Marco - viaggiano sempre tenendo bene a mente la Carta

dei diritti del viaggiatore. E se le promesse contenute nei depliant non sono mantenute chiedono senza esitazioni il risarcimento». Un dettaglio che conferma anche la tour operator inglese Helen Wheatley. (andrea massidda)

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