La Nuova Sardegna

L’appello: l’industria è strategica

L’appello: l’industria è strategica

Vertice tra il presidente di Confindustria Scanu e gli assessori Piras e Spano

18 aprile 2014
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CAGLIARI. A preoccupare gli imprenditori è «una visione anti-industriale purtroppo diffusa e che oggi vede negli industriali, siano essi della chimica o del turismo, un fattore negativo per la Sardegna». È proprio con questa preoccupazione che ieri la Confindustria regionale si è presentata al primo incontro con gli assessori all’industria e all’ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano. Dopo il vertice di qualche settimana fa col presidente della Regione, gli industriali hanno rilanciato la partita con la giunta. Ancora una volta sono stati affrontati i temi più caldi: i vincoli di spesa imposti dal Patto di stabilità, le risorse pubbliche a disposizione per sostenere subito il sistema produttivo, il costo dell’energia, la semplificazione amministrativa e la revisione del Piano paesaggistico. Ma è proprio sulla preoccupazione iniziale che Confindustria ha insistito: «Non passa giorno – ha detto il presidente regionale Alberto Scanu – in cui l’industria non sia accusata di qualche male. È ora di smetterla e capire che senza impresa, senza manifatturiero non c’è crescita come dimostrano i dati economici dell’Italia e della Sardegna in particolare». L’appello è stato questo: «Dobbiamo capire – ha aggiunto Scanu – che il nostro sistema produttivo va difeso e non denigrato continuamente, danneggiando tutti noi non solo chi fa impresa, ma anche chi lavora dentro le imprese e chi vive grazie a loro».

Ora bisognerà vedere quale sarà la risposta della giunta. Soprattutto anche sui rapporti che dovranno esserci fra la Sardegna e l’Europa. «L’Unione – ha detto tra l’altro il presidente di Confindustria – punta a un uso sostenibile della risorsa suolo, chiarendo però che l’uso della terra è quasi sempre un compromesso tra varie esigenze sociali, economiche ambientali».

Per arrivare a questa conclusione: «L’uso efficiente e sostenibile delle risorse naturali e reindustrializzazione – ha detto Scanu – non sono quindi obiettivi in contraddizione, nè l’uno tende a escludere l’altro».

Di fronte a queste richiesta, è chiaro che Confindustria, come già detto al presidente Pigliaru, si aspetta in tempi brevi delle risposte su quali saranno i sostegni alle imprese per riprendere a essere competitive sul mercato e a non essere più strozzate dalla burocrazia. I due assessori si sono riproposti di presentare presto un pacchetto di proposte per rilanciare lo sviluppo. (ua)

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