La Nuova Sardegna

Alluvione, fondi scippati dal Governo: Regione all'attacco

di Umberto Aime
Alluvione, fondi scippati dal Governo: Regione all'attacco

Gli interventi annunciati e poi spariti dal Piano strategico. Oggi a Roma il confronto decisivo

16 aprile 2014
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CAGLIARI. L’accordo fra Cappellacci e Letta per mettere una pezza ai disastri dell’alluvione di novembre il governo Renzi non vuole inserirlo nel Programma delle infrastrutture strategiche. C’è il rischio del braccio di ferro fra Regione e ministero dopo che anche ieri i funzionari inviati da Cagliari dall’assessore ai lavori pubblici, Paolo Maninchedda, si sono trovati di fronte al solito muro romano.

Oggi, a Roma, l’intesa deve essere firmata, ma la Sardegna potrebbe dire ancora una volta no, sarebbe il secondo consecutivo sul Programma, se non ci saranno le correzioni richiesta una settimana fa dal governatore, Francesco Pigliaru. Il Programma è importante se non decisivo: serve a individuare quali opere pubbliche sono strategiche nei prossimi anni per poi chiedere all’Unione Europea i finanziamenti necessari.

Ebbene, il 10 aprile, nella riunione congiunta fra lo Stato e le Regioni, era stato l’assessore Maninchedda a scoprire che la Sardegna rischiava uno scippo di oltre due miliardi. Tutta colpa di alcuni clamorosi errori nel Programma, come ad esempio negli appalti per gli ultimi lotti della Sassari-Olbia, o nella costruzione della nuova Sulcitana, Ma a parte gli strafalcioni, l’assessore aveva scoperto anche di peggio: nel Programma non era inserito neanche uno dei punti dell’intesa sulla ricostruzione delle infrastrutture (soprattutto strade e ponti) all’indomani dell’alluvione di sei mesi fa.

Il giorno dopo quella prima riunione era stato Pigliaru a confermare la contrarietà della Sardegna e a negare l’indispensabile intesa (se non sono d’accordo tutte le Regioni il piano non può essere allegato al Documento economico finanziario) per poi ottenere un rinvio di una settimana per le correzioni. Ieri i tecnici della Regione si sono resi conto che qualche aggiustamento è stato fatto, ma il post alluvione è rimasto ancora escluso. A quel punto la riunione è stata sospesa e oggi spetterà all’assessore Maninchedda convincere il ministero ad ammettere l’ennesimo errore. Ci riuscirà?

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