La Nuova Sardegna

Ecco i redditi dei parlamentari sardi: il più ricco è Cucca del Pd

di Luca Rojch
Ecco i redditi dei parlamentari sardi: il più ricco è Cucca del Pd

In fondo alla classifica ci sono quasi solo 5 Stelle. Sul podio dei paperoni Emilio Floris, Forza Italia, e Luigi Manconi, Pd

r

15 aprile 2014
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il deputato di Sel Michele Piras viaggia su una proletaria Fiesta del 2003, Emanuele Cani, parlamentare Pd, l’auto neanche la possiede. Benvenuti nella politica 2.0 in cui regna la trasparenza e una sorta di francescana povertà. Perché l’austerity premia i parlamentari dall’anima operaia, che ostentano la loro vita morigerata.

Poveri politici. I milionari vivono fuori dal Palazzo. Anche se mancano alcuni top player tra i redditi dei parlamentari sardi, le dichiarazioni di deputati e senatori non raccontano di fortune costruite tra i banchi della politica.

Il testacoda. E basta scorrere i 730 per scoprire che il più ricco, almeno per il fisco, è il senatore Pd Giuseppe Cucca con un reddito imponibile di oltre 238mila euro. La più povera è la deputata 5 Stelle Paola Pinna con un reddito sotto la soglia di povertà, appena 3.380 euro. Alcuni sorprendono, ma per ora sono state messe on line le dichiarazioni dei redditi del 2013, che fanno riferimento a quanto si è guadagnato nel 2012. È chiaro che chi aveva già incarichi politici sembra un nababbo se messo a confronto con chi è stato eletto con le Politiche del 2013.

Cinque stelle zero euro. In coda alla classifica ci sono i parlamentari 5 Stelle. Paola Pinna dichiara 3.380 euro all’anno, guida una immortale Fiesta tecno del 1999 e non ha case. Per la campagna elettorale non ha speso neanche un euro. Subito dietro c’è il cagliaritano Andrea Vallascas, che dichiara appena 8.263 euro, e nel garage tiene una fiammante Fiat Punto del 2007. Reddito da proletaria anche per Manuela Corda, 9.884 euro. A interrompere la lunga parata dei 5 Stelle intervengono Emanuele Cani, deputato Pd, che dichiara 12.203 euro e una casa di proprietà, e Michele Piras, Sel, che di euro ne ha incassato 14mila. Il più povero tra i senatori è sempre un esponente grillino. Roberto Cotti, per lui appena 13.572 euro. A completare la coda della classifica il deputato di Sennori dei 5 Stelle Nicola Bianchi. Nel 2013 ha dichiarato 17.395 euro, una stagionata Fiat Stilo del 2005 e nessun bene immobile.

Sulla vetta. In testa alla classifica c’è il senatore Pd Giuseppe Cucca che dichiara 238.227, una casa a Nuoro, una ad Arzachena e una barca da 50 piedi in leasing. Lo segue un altro rappresentante di Palazzo Madama, Emilio Floris, di Forza Italia. L’ex sindaco di Cagliari dichiara 180.705 euro, ma ha anche quattro case, un terreno, diverse quote azionarie e siede nei consigli di amministrazione di due case di cura. Viaggia su una Bmw del 2010. A completare il podio un altro senatore democratico. È Luigi Manconi, reddito imponibile 156.556 euro, una casa a Milano da 50 metri quadri e un’altra ad Alghero.

Le curiosità. In nome della trasparenza della politica i parlamentari sono costretti a mettere le loro vita in piazza. A frugare dentro le loro dichiarazioni dei redditi si scoprono anche aspetti curiosi. Il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti, reddito dichiarato 13.572 euro, ha tre appartamenti, ma una decotta Bmw del 1991 a cui deve tenere tanto. Visto che precisa di avere fatto domanda per farla iscrivere nel registro delle auto storiche. E sempre in campo automobilistico il senatore di Sel Luciano Uras, incassati 99.138 nel 2013, possiede un’immortale Fiat 500 del 1996. Il segretario regionale del Pd, il senatore Silvio Lai, reddito 44.448 euro, viaggia con una vecchia Golf Gto del 2002, ha un appartamento in comproprietà a Sassari e uno a Cagliari.

La campagna elettorale. Tra le dichiarazioni ci sono anche le voci che riguardano quanto si è speso, e quanti contributi si sono ricevuti per la campagna elettorale. Il più spendaccione è il pugliese, eletto nell’isola, Lello di Gioia. Ha dichiarato di avere speso 68.720 euro in campagna elettorale. Molto più contenuta la senatrice 5 Stelle Manuela Serra che si è fermata a 1.150 euro, e con cura maniacale ha illustrato voce per voce tutto quello che aveva speso, compresi i 15 euro e 80 centesimi per pedaggi autostradali. Ma sono in tanti che dichiarano zero euro, anche perché nel 2012, anno di riferimento, non pensavano neanche loro di diventare parlamentari.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative