La Nuova Sardegna

E Porto Cervo non è più il regno dei vip

E Porto Cervo non è più il regno dei vip

L’indagine: una stanza per le prossime feste ha costi minori rispetto a località meno blasonate

13 aprile 2014
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SASSARI. La sensazione, a scorrere numeri e dati, è che i sogni possano diventare realtà. E anche senza faticare. Camere extra lusso in hotel a moltissime stelle vendute a prezzo più basso rispetto all’albergo grazioso formato famiglia. Week end in Costa Smeralda che non prosciugano il conto in banca, nella mini vacanza fuori stagione normalmente a portata di pochi. Effetto Pasqua alta, che ha spinto molte strutture turistiche ad aprire i battenti in anticipo approfittando del clima invitante. L’anno scorso la primavera era iniziata malissimo: Pasqua era caduta alla fine di un mese di marzo molto freddo, e ad aprile la maggior parte degli alberghi aveva proseguito il letargo invernale dal quale, per colpa di un clima terribile, si erano risvegliati solo a maggio inoltrato. Quest’anno è tutta un’altra storia. Con gli hotel che riaprono e, in molti casi, si concedono il lusso di praticare tariffe da stagione medio alta, altissima in alcune situazioni. L’indagine è firmata da Trivago, che ha comparato il costo medio per camera standard a notte attingendo i dati raccolti su tantissimi siti di prenotazione. Il risultato è sorprendente. Sotto Pasqua una stanza doppia basic a Porto Cervo costa 154 euro, mediamente si spende di più a Castelsardo (170 euro) e a Budoni (174). Ancora più proibitivi i prezzi a Orosei, dove però scorrendo le varie offerte si scopre che alcuni hotel applicano tariffe altissime (anche 1000 euro): basta una telefonata per scoprire che si tratta di prezzi dopati e trattabilissimi. Tutte le mete isolane, in ogni caso, seguono un andamento positivo dei prezzi: ed è un segnale importante, perché significa che tutte le località sono ricercate e cliccate sul web. Alcune (oltre a quelle già citate è il caso di Santa Teresa Gallura) segnano un aumento dei prezzi medi superiore al 100per cento rispetto a quelli praticati nell’aprile dello scorso anno. In questo scenario almeno in teoria confortante colpisce la situazione della Costa Smeralda: nei mesi invernali il regno del lusso non suscita curiosità, il numero di ricerche sul web si rivela insignificante, a differenza di quanto accade per località meno blasonate. E forse proprio per questo le tariffe proposte ad aprile risultano molto basse rispetto agli standard. Tutto vero: basta una verifica su qualunque motore di ricerca per avere conferma. (si. sa.)

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