La Nuova Sardegna

escalation di violenza

Cinque delitti in soli due mesi

Cinque delitti in soli due mesi

I killer hanno colpito anche a Loceri, Ulassai, Arzana e Lanusei

13 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





In Ogliastra è ancora silenzio e dolore. A venti giorni di distanza dall’ultimo omicidio eccone un altro. Il quinto, dall’inizio dell’anno ad oggi, che ha fatto ripiombare questo angolo di Sardegna nella paura.

Una lunga lista di sangue iniziata con il delitto di Giacomino Paderi ucciso l’11 febbraio a Loceri, nelle campagne a pochi chilometri dal paese. Era ancora giorno quando due killer, appostati dietro un albero avevano fatto fuoco senza lasciargli scampo. A questo delitto seguì qualche settimana dopo quello di Antonio Cossu, l’anziano di Ulassai trovato privo di vita nel suo podere, raggiunto forse da una fucilata esplosa da un bracconiere all’alba di una domenica quasi primaverile.

Quindi il 16 marzo, quando a cadere sotto le fucilate dei sicari era stato Pietro Piras, ragioniere in pensione del Comune di Arzana, ammazzato lungo la strada di penetrazione agraria che si arrampica su tutto il versante arzanese del Supramonte. Un delitto studiato nei minimi dettagli dai killer, forse due, che avevano fatto fuoco dopo avere costretto la loro vittima a fermarsi davanti a dei massi collocati in mezzo alla carreggiata. A lui anche il colpo di grazia.

Quindi il penultimo delitto, il 25 marzo, forse quello che ha destato più clamore, anche a livello nazionale. Si tratta dell’autobomba che dilaniò Roberto Aresu, ex rappresentante di auto ucciso non appena mise in moto la vettura. Un omicidio, quello, che in realtà poteva causare una strage.

Ieri sera, l’omicidio di Silverio Usai, appena trentenne, ucciso con un colpo di pistola alla testa mentre accudiva il suo cavallo. E anche ieri, come del resto per tutti gli altri, il killer ha agito che era ancora giorno.

In Primo Piano
Tribunale

Operaio morto alla Gesam, colpo di scena in aula a Sassari: il processo si farà

di Luca Fiori
Le nostre iniziative