La Nuova Sardegna

regione-anas, è scontro

Sassari-Olbia, selezione contestata

Sassari-Olbia, selezione contestata

Maninchedda chiede chiarimenti sui criteri per la scelta dei tecnici

08 aprile 2014
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OLBIA. Dopo il cantiere infinito della statale 131 adesso è la volta della nuova Sassari-Olbia a quattro corsie. Tra Regione e Anas è sempre gelo ed è ancora l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, a incalzare la società. Nel mirino questa volta la selezione di personale tecnico e amministrativo di supporto al cantiere. L’Anas nelle scorse settimane ha comunicato di aver selezionato 121 candidati (l’elenco è stato pubblicato il 31 marzo scorso), ma le figure tecniche e amministrative da individuare erano 35 e nessuno sa come è stata effettuata l’ulteriore selezione.

Durissimo l’intervento dell’assessore Maninchedda che ieri ha chiesto spiegazioni al capo compartimento regionale, Valerio Mele. Per la Regione sono due i punti da chiarire: il primo riguarda gli incerti criteri selettivi attraverso i quali si è svolto il procedimento di individuazione delle 35 figure tecniche e amministrative esterne che l’Anas vorrebbe assumere. Il secondo punto oscuro riguarda invece la pubblicazione degli stessi criteri selettivi criteri. A questo proposito, il bando del 29 agosto 2013 rimanda a un successivo articolato che la stessa società doveva rendere noto sul sito istituzionale successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature. «Questo articolato – scrive Maninchedda all’Anas – è stato pubblicato in formato pdf sul sito istituzionale, nella sezione Lavora con noi, ma non indica i criteri per l’individuazione delle 35 unità, limitandosi ad affermare che per la qualifica professionale amministrativa è previsto un colloquio selettivo tecnico e motivazionale, mentre per le qualifiche tecniche è prevista una prova selettiva scritta tecnica, al cui esito si accede a una generica ultima fase del processo». Insomma, per la Regione c’è un problema di trasparenza nella procedura ma, più in generale, c’è l’esigenza di esercitare pressione sull’Anas come mai è stato fatto prima. La voglia di chiudere per sempre la stagione dei cantieri incompiuti.(m.b.)

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