La Nuova Sardegna

Banca di Sassari, +4 milioni Rubino vicepresidente

di Antonio Meloni
Banca di Sassari, +4 milioni Rubino vicepresidente

L’istituto ha chiuso in utile: contesto difficile ma con spiragli di speranza Spallanzani: «Le nostre 52 filiali hanno costruito rapporti positivi nel territorio»

06 aprile 2014
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SASSARI. Un utile netto di 4 milioni e una situazione generale che, nel complesso, malgrado il difficile contesto di mercato, lascia filtrare qualche flebile spiraglio. Dall’assemblea degli azionisti della Banca di Sassari, riunita nel salone di Promocamera, a Predda Niedda, arrivano timidi segnali di una controtendenza che fino all’anno scorso sembrava un miraggio.

Il presidente dell’istituto, Ivano Spallanzani, lo ha rimarcato con una certa soddisfazione aprendo la seduta che ha sancito l’unanime approvazione del bilancio 2013 e la nomina di Salvatore Rubino a vicepresidente e quella di Fioravante Montanari a consigliere d’amministrazione.

Dopo i saluti e la commemorazione di Giovanni Palmieri, scomparso nel giugno scorso, il presidente ha inquadrato l’attività nella difficile realtà regionale, ancora fortemente caratterizzata dalla presenza del segno meno.

«Ma sono 11 anni consecutivi che l’istituto chiude in utile – ha detto Spallanzani – e questo lo consideriamo un fatto estremamente positivo, soprattutto considerando il contesto di riferimento: merito anche del lavoro delle 52 filiali che hanno saputo stabilire ottimi rapporti con il territorio».

Dall’analisi approntata dal centro studi della Banca di Sassari emerge che tra i settori produttivi quello agricolo è l’unico a riportare risultati in linea con quelli del 2012: in questo caso la variazione annua del valore aggiunto è del meno 0,10%.

Cauto ottimismo riguardo all’andamento della stagione turistica, di segno moderatamente positivo: al calo degli italiani nell’isola fa da contraltare l’aumento, più che proporzionale, di stranieri, specie negli hotel. La perdita di clientela nazionale, stando alla valutazione della banca, si collegherebbe all’aumento delle tariffe sulle tratte marittime mentre crescerebbe l’uso dell’aereo con conseguenze positive sull’indotto: noleggio auto, bed and breakfast e agriturismo.

Inesorabile il “meno” in settori come le costruzioni (-7,70%), netto arretramento dell’industria e ancora negativo il commercio dove perfino la grande distribuzione è costretta a segnare il passo.

Da sottolineare, invece, la forte crescita del comparto alimentare (+19,30%), favorita dalla ripresa delle esportazioni di prodotti lattiero caseari, dell’industria estrattiva e della lavorazione dei minerali non metalliferi.

Riguardo all’andamento del mercato finanziario, la domanda di credito si mantiene sotto i livelli del 2012. Mentre la raccolta complessiva inverte il trend discendente ma solo per la componente dei depositi, evidenziando valori negativi per la raccolta di obbligazioni.

Il calo dei finanziamenti riguarda soprattutto le imprese non finanziarie, in particolare nell’edilizia e nei servizi.

Al termine della seduta, l’assemblea ha nominato il collegio sindacale: presidente è Giorgio Porqueddu; Piero Scudino e Carlo Filippi sindaci effettivi; Raffaelina Denti ed Emanuela Murgia sindaci supplenti.

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