La Nuova Sardegna

Indipendenza, sardisti al referendum

di Alfredo Franchini
Indipendenza, sardisti al referendum

Da ieri nell’isola l’ideatore della consultazione on line in Veneto. "Alleanza con il Psd’Az strategica per battere lo Stato"

05 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Votare on line per rivendicare l’indipendenza della Sardegna. Il Veneto l’ha fatto e i sardisti di Giacomo Sanna lo faranno presto. Per questo, ieri, è arrivato a Cagliari Gianluca Busato, 44 anni, imprenditore e organizzatore del referendum che ha dato un esito scontato, (ha stravinto il sì per l’indipendenza), ma che ha suscitato polemiche sul numero dei votanti: due milioni per gli organizzatori, centomila per molti istituti di ricerca. Busato, presidente di Plebiscito.eu, ne ha parlato in questa intervista alla Nuova.

Che significato ha la vostra alleanza con i sardisti?

«Si tratta di diffondere il metodo: lo strumento e la sostanza della nostra rivoluzione digitale sono una delle missioni della nostra organizzazione. Allora la collaborazione con la forza storica dell’indipendentismo sardo è un passaggio fondamentale per coinvolgere tutti i territori e i popoli oppressi dallo Stato italiano».

Come vede l’inchiesta sui secessionisti del Veneto che avevano trasformato un trattore in un carro armato?

«L’inchiesta è una buffonata. Credo che siano evidenti i tratti farseschi di un’azione repressiva che si è già trasformata in un boomerang per lo Stato italiano».

Al di là dell’inchiesta e dei fatti di questi ultimi giorni, cresce da più parti la richiesta di autodeterminazione.

«Proprio con gli ultimi fatti di cronaca cresce il favore del popolo veneto per l’indipendenza e per il percorso democratico e pacifico che abbiamo intrapreso con il referendum digitale».

Come si svolge il referendum on line?

«Il referendum cerca la legittimità internazionale rifacendosi a una prassi consolidata in molti paesi nei quali si svolgono elezioni e referendum attraverso la rete. Tra questi Paesi cito Estonia, Norvegia e Australia».

Il referendum del Veneto è stato legittimo?

«Certo, abbiamo chiesto ai veneti se vogliono una repubblica indipendente e questo è in linea con il diritto all’autodeterminazione dei popoli».

Perché la secessione?

«Noi siamo indipendentisti, l’unico secessionista è lo Stato che ci separa dal mondo civile. L’Italia ha visto i suo fasti nel Rinascimento quando non esisteva lo Stato».

Fuori dall’Italia e anche dall’Europa?

«No, i primi europeisti sono gli indipendentisti: sarebbe impossibile pensare a un’Europa senza Venezia, Edimburgo, Barcellona o la Sardegna».

Su cosa puntate?

«La rivoluzione digitale libererà i popoli».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative