La Nuova Sardegna

L’oceano di immagini di Helen Doyle

L’oceano di immagini di Helen Doyle

Oggi alla Biblioteca Satta di Nuoro Un film sulle foto ai tempi del digitale

04 aprile 2014
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NUORO. Oggi alle 18,30 il Museo Man, nell’ambito degli eventi collaterali promossi in occasione della mostra “Robert Capa. Una vita leggermente fuori fuoco” presenterà al pubblico, in collaborazione con il Consorzio per la pubblica lettura Ssebastiano Satta, il film documentario “Dans un ocean d'images” della filmmaker canadese Helen Doyle. La proiezione si terrà nell’auditorium della Biblioteca Satta.

Il documentario è una riflessione profonda sul significato e sul potere delle immagini fotografiche. La tecnologia digitale e internet hanno profondamente inciso sulle modalità e sui tempi di produzione e circolazione delle immagini e di riflesso sulla loro ricezione; partendo da queste considerazioni, la regista ha seguito e intervistato dieci artisti fotografi e reporter impegnati nel loro lavoro di denuncia per riportare al nostro sguardo le immagini delle guerre e delle miserie del mondo.

Attraverso la fotografia di Alfredo Jaar che diventa attivismo politico, la lotta contro la mafia siciliana di Letizia Battaglia, l’Algeria di Nadia Benchallal, le immagini dei conflitti in Asia di Philip Blenkinsop, le tracce ricostruite da Bertrand Carrière sulle spiagge della Normandia, lo story telling di Stanley Greene, l’Irak di Geert van Kesteren, le graphic novels di Sera Phousera Ing, le fotografie poetiche dell’Afganistan di Lana Šlezic' e la messa in scena di guerre in miniatura di Paolo Ventura, il documentario sottolinea l'importanza dell'esperienza e della pratica autoriale, ricordando che le immagini fotografiche sono materia da trattare con responsabilità e con cura.

Helen Doyle, sceneggiatrice e regista indipendente, è tra le fondatrici del gruppo Vidéo Femmes in Quebec dove ha diretto e prodotto film su tematiche femminili e, successivamente, della società di produzione Tatouages de la mémoire. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il premio FIFA di Montreal e il Yorkton Golden Sheaf Awards.

Le attività del museo nuorese riguardo alla fotografia proseguono con i “Laboratori di stenopeica” che verranno presentati il 12 aprile alle 17.00 e si svolgeranno il 10 e il 11 maggio. La stenopeica è molto simile alla camera obscura, dispositivo ottico usato dai pittori nel Rinascimento la cui invenzione è alla base di tutta la tecnica fotografica, l’apparecchio a foro stenopeico è lo strumento più semplice per realizzare immagini fotografiche. Al posto della tradizionale lente, questo strumento tramite un piccolissimo foro permette alla luce di entrare nella scatola e formare l'immagine capovolta di quanto si trova davanti ad essa.

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