La Nuova Sardegna

Presto interventi in tutta l’isola

Anche altre Procure stanno per lanciare un piano concordato su scala regionale

03 aprile 2014
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LA MADDALENA. La macchina messa in moto da Domenico Fiordalisi e che sta triturando i decenni di cemento selvaggio di cui è disseminata la Gallura lascia perplessi, senza parole e indignati in tanti. L’essere ambientalisti a seconda della convenzienza è una delle prerogative italiche più marcate, un infettivo virus facile da debellare o di difficile estirpazione, una malattia del pensiero che colpisce anche la popolazione isolana, e i suoi amministratori. Su come la si pensa sul cemento nelle sedi istituzionali e deputate a legiferare in materia vi è una sterminata giurisprudenza e divergenze di interpretazioni, l’ultima delle quale l’ha deliberata nei giorni scorsi la nuova giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru. Che ha gettato alle ortiche il Pps approvato, ai tempi supplemetari, dalla ex giunta di Ugo Cappellacci. Casi come quelli di La Maddalena, dove si priva purtroppo di un tetto non soltanto (e a rigor di legge) l’abusivo incallito, ma anche il padre di famiglia con tanto di figli e parenti diversamente abili a carico, andavano risolti per tempo dalla classe politica, non dalle ruspe della procura della Repubblica. Che per ora è stata movimentata da quella di Tempio, ma a breve sarà messa in moto dalle altre 4 procure isolane, che hanno concordato un piano di interventi su scala regionale. (g.p.c.)

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