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Ruspe in azione in tutta la Gallura, a rischio anche le ville dei vip

Ruspe in azione in tutta la Gallura, a rischio anche le ville dei vip

Demolizioni in corso alla Maddalena, ma nella lista della procura sono un centinaio gli edifici abusivi da abbattere entro giugno tra Olbia e la Costa Smeralda - VIDEO - FOTO

01 aprile 2014
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LA MADDALENA. La lista delle demolizioni che la Procura intende portare avanti sino alla fine di giugno non si esaurisce certamente con le case dei “peones” maddalenini. Da abbattere, lungo la Costa tra Santa Teresa, Palau, Arzachena, Olbia e Loiri Porto San Paolo ci sono oltre un centinaio di piccoli e grandi abusi edilizi. Gran parte dei quali, come quelli commessi dai “peones” maddalenini, totalmente insanabili.

Il più recente ed eclatante abuso edilizio è quello commesso a Cala di Volpe dalla cantante italo americana Amii Stewart, sposata con l’imprenditore romano Piero Cappa. La quale, con il consorte, chiese e ottenne dal Comune di Arzachena l’autorizzazione a “ristrutturare” la vecchia baracca in legno costruita negli anni Settanta, a 50 metri dal bagnasciuga, dall’ex proprietario, il giornalista e ingegnere aeronautico Leone Concato, sequestrato nel 1977 dall’Anonima sequestri e mai ritornato a casa.

La ristrutturazione prese però la mano a progettisti e impresari, che dopo aver abbattuto il vecchio e tarlato manufatto in legno hanno scavato il terreno in profondita realizzando vuoti sanitari e due piattaforme in cemento armato per circa 30 metri quadrati. A tradire la cantante è stata la sua voglia di espansione nel chiudere una vecchia strada di penetrazione agraria che portava alle abitazioni di una contessa e della ex moglie di Roman Arkadevic Abramovich, il patron del Chelsea Football club, la fotomodella russa Irina. La denuncia e il controllo del Corpo forestale hanno accertato gli abusi, finiti sotto sequestro e prossimi alla confisca e demolizione.

Che dire poi di quanto è stato realizzato da vip o pseudo tali alla Maddalena, in Costa Smeralda, a Palau, Santa Teresa, Golfo Aranci, Olbia. Tutte case, o piscine, muretti e dependance pronte per la demolizione ma in lista d’attesa in quanto i rispettivi proprietari possono permettersi – al contrario dei “peones” maddalenini – uno stuolo di avvocati che del silenzio-assenso degli enti preposti hanno fatto legge e virtù. Come nel caso, anche questo scandaloso, delle quattro villette realizzate abusivamente a Porto Istana, già confiscate e finite nella disponibilità, purtroppo mai ratificata, del Comune di Olbia, con il plauso delle associazioni ambientaliste e di tutela del paesaggio. E che ora rischiano, per colpevole indolenza da parte degli addetti ai lavori, di finire nuovamente nelle mani dei furbi e ricchi proprietari. Con buona pace dei “peones” maddalenini. (g.p.c.)

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