La Nuova Sardegna

L’assessore Morandi: «Le nostre eccellenze meritano di più»

L’assessore Morandi: «Le nostre eccellenze meritano di più»

Il responsabile del settore turistico delinea nuove strategie «Statue di Monte Prama come ambasciatori dell’isola»

31 marzo 2014
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SASSARI. (Dis)informazione culturale: punto e a capo. Francesco Morandi è diventato assessore regionale al Turismo da poche settimane, ma studia già contromisure. «Credo che come giunta ci dovrem muovere lungo tre direttrici – spiega affrontando subito la questione di petto – La prima concerne una riflessione sul tipo di prodotto da promuovere, ossia i beni del nostro passato. Occorre valorizzare tutti i siti, rendendoli accessibili e fruibili in modo ottimale, anche ai portatori di handicap, attraverso un’orientata azione d’informazione sul territorio e sul web».

La seconda direttrice («Ho già avuto un confronto in questo senso con i colleghi della Cultura e degli enti locali») sarà quella «di un recupero degli elementi fondamentali: dalla segnaletica stradale ai pannelli espositivi». Un obiettivo che secondo Morandi, professore di diritto del turismo e dei trasporti nel dipartimento di economia dell’università di Sassari, promotore dei specifici corsi di laurea gemmati a Olbia, si può raggiungere attraverso una strategia unitaria con i Comuni e gli altri enti che operano nei diversi territori, soprintendenze comprese.

«L’idea finale – chiarisce l’assessore – sarà dare un sistema di dati e immagini coordinato, omogeneo». «Faccio un esempio: tutti oggi navighiamo con tablet e telefonini: ecco, la cartellonistica virtuale non deve rappresentare un mondo a sé, va associato con tutti i rimandi opportuni collegati ai siti e ai circuiti culturali – sostiene il docente – Anche da infrastrutture come le strade devono arrivare quei segnali precisi che spingono alla visita e la consentono senza perdite di tempo o inconvenienti, senza perdersi in labirinti dov’è difficile districarsi».

«In questi anni ho girato moltissimo, e non so più dire quante volte mi sia perso cercando monumenti e aree archeologiche – conferma il docente – Se vogliamo trasmettere le forti emozioni che creano i nostri percorsi culturali non possiamo fare a meno di dare vita a un sistema integrato ed efficiente anche in questa direzione». La terza linea d’azione individuata dall’assessore regionale al Turismo punta poi sulla promozione in sé delle testimonianze storiche. «Nell’isola esistono eccellenze che da sole valgono il viaggio e rimangono impresse nella memoria, da lì si deve operare per creare attratori adeguati – dice Morandi – Io sono convinto che i Giganti di Monte Prama abbiano lo stesso potere di catturare l’attenzione di tutti, turisti e non, come quella che hanno le statue dell’Isola di Pasqua a picco sul mare o l’esercito dei guerrieri di terracotta cinesi. Bene, che ne direste allora se collocassimo alcuni dei nostri Giganti nei porti d’arrivo sardi? Non sareste felici di essere accolti da queste maestose sculture? Loro stesse non diverrebbero in questo modo i veri ambasciatori della nostra terra?».

Al di là di progetti come questi, secondo il docente-assessore bisognerebbe puntare su ulteriori traguardi. «L’isola dispone di altri attratori culturali “certificati” dall’Unesco, come per esempio il Canto a tenore o la Reggia nuragica di Barumini: ecco, la nostra strategià dovrà allora essere quella di far conoscere al mondo anche queste bellezze uniche e meravigliose – afferma Morandi – Ma per farlo abbiamo la necessità di superare le carenze dell’attuale sistema informativo. Di generare un progetto omogeneo di rimandi che comprenda ogni cosa, dai punti d’accoglienza ai cartelli stradali. Tutti campi d’azione per i quali troveremo risorse finanziarie adeguate. È una sfida che possiamo e dobbiamo vincere». (pgp)

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