La Nuova Sardegna

Il prefetto: «La gente collabori»

Il prefetto: «La gente collabori»

Riunione del Comitato per la sicurezza a Nuoro: appello alla popolazione

28 marzo 2014
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NUORO. «È un momento delicato per l’Ogliastra, molto difficile, l’allarme sociale è palpabile, ma proprio per questo è anche il momento di fare quel fondamentale salto di qualità culturale in fatto di collaborazione». Il prefetto Ninni Meloni non fa troppi giri di parole per spiegare quale sia il freno che ha finora rallentato ogni indagine e impedito che attentatori e assassini venissero arrestati. «La collaborazione della popolazione è fondamentale» ha spiegato il prefetto al termine della riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico che ha convocato espressamente per parlare dell’emergenza criminalità in Ogliastra.

Il vertice si è svolto in due fasi: la prima interamente dedicata alla sicurezza con questore, comandante dei carabinieri e tutti gli investigatori coinvolti nelle indagini dell’attentato e dei recenti delitti. La seconda aperta anche al sindaco di Lanusei, Davide Ferreli, che ha rappresentato le preoccupazioni e le paure della popolazione, soprattutto dopo il tremendo attentato nei confronti di Roberto Aresu. Il sindaco ha garantito massima disponibilità per quanto concerne le misure più urgenti da adottare, a cominciare dalla videosorveglianza che sarebbe di grande aiuto per gli investigatori. Un impianto di videosorveglianza che è già stato avviato e che dovrà essere implementato con ulteriori postazioni e ultimato in breve tempo. «Ma non dobbiamo affidarci solo alla tecnologia – ha insistito il prefetto –. Sono convinto che anche la popolazione potrà dare il suo importante contributo: in questo momento così difficile è importante la collaborazione di tutti e io confido molto nella serietà e nell’onestà della gente d’Ogliastra».

L’incontro in Prefettura è stato utile, al di là degli sviluppi delle varie inchieste, anche per capire quale sia veramente la situazione. «È venuta alla luce una grande emergenza criminalità – ha concluso il dottor Meloni – ed è certo che saranno seguite tutte le piste investigative senza escluderne alcuna, ma per il momento non sono emersi segnali dell’arrivo della criminalità organizzata. Che era il rischio maggiore e attualmente sembra scongiurato». (plp)

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