La Nuova Sardegna

Il sindaco tra i primi ad accorrere: «Ora restiamo uniti»

di Lamberto Cugudda
Il sindaco tra i primi ad accorrere: «Ora restiamo uniti»

Davide Ferreli stava partendo per Bosa: «Una tragedia in quello che doveva essere un giorno di festa col vescovo»

26 marzo 2014
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LANUSEI. Il giovane sindaco lanuseino Davide Ferreli, è fermo sul ciglio della strada, a non più di 100 metri dal luogo in cui è stato fatto saltare in aria, dentro la Renault Clio, il commerciante Roberto Aresu. L’esplosione è avvenuta alle 10.33 esatte. Ed è stata avvertita, in maniera fortissima, in tutto il paese. Il primo cittadino, che stava partendo per Bosa, per assistere all’ordinazione episcopale del nuovo vescovo – alla quale poi sarà presente, con la fascia tricolore – è corso sul posto, proprio di fronte all’ex villaggio Fiaschetti. Non è abituato a simili spettacoli.

Anche perché, da quando guida Lanusei, non erano accaduti fatti criminosi di tale inaudita portata. Tira un grosso sospiro e afferma: «Le forze dell’ordine non fanno avvicinare nessuno, ma quello che si vede da qui è terribile. È saltato in aria dentro la sua autovettura. Un pensiero va a tutti i suoi familiari (alla figlia, alla madre, alle sorelle e al fratello ndr). Questo è il momento di stare tutti raccolti e tutti attenti , per puntare a costruire un futuro migliore». Alla domanda se riunirà a brevissimo termine il consiglio comunale, risponde: «In questo momento non so. Però bisogna fare qualcosa. E di concreto. Perché quanto accaduto è terribile. E per una strana coincidenza in un giorno che doveva essere di festa, non solo per Lanusei, ma per tutta l’Ogliastra, per l’ordinazione episcopale, a Bosa del nuovo presule della nostra diocesi».

A poca distanza, un giovane di un paese vicino, che dice di essere amico della vittima, afferma: «Glielo dicevo sempre. Cerca di impegnarti di più nel lavoro. Lascia perdere le scemenze». Nella strada soprastante, due persone che si trovavano nel vicino Consorzio agrario dicono: «Si è sentita un’esplosione fortissima. Siamo rimasti come sotto shock. Non sapevamo se fosse successo qualcosa all’interno della struttura o meno. Le 10.30 erano passate da pochissimi minuti. È stato terribile. Poi siamo usciti all’esterno, come altre persone, e abbiamo visto quel fumo salire da sotto noi, nella zona dell’ex villaggio Fiaschetti. E dopo pochissimi minuti, ci hanno spiegato che qualcuno era saltato in aria dentro un’auto».

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