La Nuova Sardegna

il questore di oristano

Di Ruberto: «Le competenze non saranno disperse»

di Elia Sanna
Di Ruberto: «Le competenze non saranno disperse»

ORISTANO. Non tagli ma una vera e propria razionalizzazione delle risorse con una migliore distribuzione e riorganizzazione del personale anche nelle sedi di tutta l'isola. La precisazione arriva...

25 marzo 2014
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ORISTANO. Non tagli ma una vera e propria razionalizzazione delle risorse con una migliore distribuzione e riorganizzazione del personale anche nelle sedi di tutta l'isola. La precisazione arriva direttamente dal nuovo questore di Oristano Francesco Di Ruberto (nella foto). Per lui è improprio parlare di tagli o riduzioni drastiche di personale, di soppressioni di uffici e caserme. La eventuale chiusura di commissariati e presìdi di polizia sono ancora solo delle ipotesi formulate dal Ministero sulla base di un progetto attualmente all'esame del Capo della polizia e che devono attenersi alla spending review imposta dal governo. Nell'isola la riorganizzazione interessa gli uffici della polizia delle telecomunicazioni, della polizia ferroviaria e della sezione navale. «In questi giorni non si parla d'altro ed è del tutto improprio annunciare tagli e soppressioni indiscriminate – ha osservato il questore Francesco Di Ruberto – debbo precisare che ci troviamo attualmente davanti solo a un progetto del Ministro e del Capo della polizia. Le ipotesi di razionalizzazione delle risorse sono state affidate ora al vice capo della polizia. Il percorso non è certo così semplice perché ogni decisione che verrà presa da oggi e per il futuro dovranno in ogni caso essere discusse con i sindacati della polizia – ha aggiunto il questore di Oristano –, c'è in corso una riorganizzazione delle nostre specialità finalizzata a garantire certamente una riduzione dei costi e soprattutto una migliore organizzazione nel territorio del personale. Ed è tra queste ipotesi che si è pensato di chiudere gli uffici provinciali della polizia delle telecomunicazioni e delle sezioni nautiche per concentrarli in una unica sede regionale nel capoluogo di regione». Non verrà licenziato nessuno ma si ipotizzano dei trasferimenti che verranno decisi dagli stessi operatori di polizia. «Posso precisare che le grandi professionalità acquisite dai nostri reparti potranno essere utilizzate meglio nelle stesse questure dell'isola – ha ripreso il questore Francesco Di Ruberto – non solo, gli agenti in servizio alle squadre nautiche potranno proseguire per esempio la loro carriera nelle stesse capitanerie di porto». Sino al 2008 l'organico presente nella questura di Oristano era di 210 persone, oggi dopo sei anni il loro numero è sceso di 30 unità: «Con una adeguata riorganizzazione riusciamo a garantire tutti i servizi ma è chiaro che altro personale mi farebbe comodo. Come prevede il progetto gli agenti della polizia delle telecomunicazioni, vista la loro professionalità nell'ambito delle nuove tecnologie, potranno essere utilizzati negli uffici della Questura a supporto delle attività operative e di intelligence».

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